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    Neuroscienze e staminali, il Premio Ottorino Rossi a Gianvito Martino

    Il prestigioso riconoscimento al Direttore Scientifico del San Raffaele di Milano

    di Redazione Open Innovation | 14/12/2018

Gli importanti traguardi scientifici raggiunti nel campo della neuro immunologia e il contributo fornito allo sviluppo di terapie innovative basate sull’utilizzo di cellule staminali neurali e di approcci di terapia genica sono valsi al professor Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il prestigioso premio per le neuroscienze Ottorino Rossi.

Le ricerche di Martino interessano principalmente lo studio dei meccanismi che causano le malattie infiammatorie e degenerative del sistema nervoso centrale, prima tra tutte la sclerosi multipla, oltre appunto a terapie geniche.

Il riconoscimento, attribuito dalla Fondazione Mondino di Pavia e giunto alla 29ª edizione, è stato consegnato al professore il 12 dicembre a Pavia in apertura del convegno scientifico “Current awareness and critical insights in clinical and experimental neuroimmunology”, centrato sulle più recenti acquisizioni nel campo della neuroimmunologia clinica e sperimentale del sistema nervoso centrale e periferico. In quest’occasione, Gianvito Martino ha tenuto una conferenza sul ruolo delle cellule staminali neurali nei disturbi neurologici.

Il premio internazionale Ottorino Rossi, istituito per la prima volta nel 1990, viene assegnato annualmente a scienziati che con le loro ricerche hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle neuroscienze pre-cliniche e cliniche. Il riconoscimento è dedicato a Ottorino Rossi, uno degli allievi più illustri di Camillo Golgi e una delle figure più celebri della tradizione di ricerca medico-biologica pavese.

Gianvito Martino, specializzatosi in Neurologia proprio all’Università di Pavia, dopo un periodo di studio e di formazione all’estero - trascorso tra il Karolinska Institutet di Stoccolma e l’Università di Chicago – è arrivato all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, dove ha diretto l’Unità di Neuroimmunologia e la Divisione di Neuroscienze, prima di approdare alla Direzione Scientifica.

Negli anni ha conseguito numerosi riconoscimenti scientifici, tra i quali il Premio intitolato a Rita Levi-Montalcini (1999). Abile divulgatore, il professor Martino è tra i fondatori e gli animatori del festival scientifico BergamoScienza. Prima di Gianvito Martino, il riconoscimento è stato assegnato ad altre figure di rilievo internazionale tra cui Salvador Moncada (1997), il neurobiologo Elio Raviola (2002), la neurofilosofa Patricia Smith Churchland (2008) e Roberto Crea (2015), noto come lo scopritore dell’insulina sintetica.

Lo scorso anno il premio è andato a Pierluigi Nicotera, uno dei maggiori esperti internazionali nello studio dei meccanismi di morte neuronale alla base delle malattie neurodegenerative, oggi Direttore Scientifico del Deutsches Zentrum für Neurodegenerative Erkrankungen di Bonn in Germania.

 

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