• Storie di innovazione

    Tumore al cervello, all’Istituto Besta primo intervento in Europa con laser mini invasivo

    La tecnica innovativa aumenta le possibilità di intervento, con minori costi per il SSN

    di Redazione Open Innovation | 15/01/2019

La Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano si conferma ancora una volta all’avanguardia in Italia e in Europa nel trattamento dei tumori cerebrali. L’équipe guidata dal professor Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di neurochirurgia del centro medico lombardo, ha portato a termine i primi due interventi chirurgici a livello europeo di rimozione di un tumore cerebrale attraverso l’innovativa tecnica di Termoterapia Interstiziale Laser (LITT).

La pratica consente di realizzare, attraverso l’uso del laser, interventi mininvasivi per il trattamento di tumori cerebrali, primari e metastatici, non facilmente raggiungibili con la neurochirurgia convenzionale. La tecnica LITT, in particolare, consente di ridurre il rischio clinico, le complicanze e l’ospedalizzazione, oltre che di aumentare le possibilità di intervento rispetto alla chirurgia tradizionale, con minori costi per il sistema sanitario.

Gli interventi sono stati effettuati a dicembre 2018. La prima operazione con LITT è stata portata a termine su una paziente 38enne affetta da tumore al seno e metastasi parietale anteriore in progressione, nonostante un precedente trattamento di radiochirurgia. La seconda, invece, ha interessato un uomo di 53 anni, con un tumore renale e metastasi frontale posteriore. Entrambi gli interventi hanno avuto esito favorevole.

Il laser entra in azione grazie a una sonda dotata di fibra ottica, posizionata con precisione millimetrica grazie ad avanzate tecniche di imaging computerizzata, per erogare energia laser esattamente nell’area cerebrale da trattare.

La nuova procedura richiede un’incisione di soli due millimetri sul cuoio capelluto, prevede un unico punto di sutura e pochi minuti per la sua attuazione. Tutto ciò riduce sensibilmente i giorni di degenza, che passano dai 4-5 previsti dalla neurochirurgia tradizionale a uno soltanto, e limita l’utilizzo prolungato della terapia cortisonica escludendo di fatto l’insorgenza di recidive.

L’Istituto Neurologico milanese, struttura che tratta il maggior numero di tumori cerebrali in Italia, è stato scelto a livello europeo quale centro leader di questa innovativa tecnologia laser. Un indubbio passo avanti nella cura e nel trattamento delle neoplasie, quello compiuto dal Besta, finito sulle pagine di Nature Medicine e sotto i riflettori della scienza mondiale per aver contribuito, in qualità di partner del consorzio internazionale presieduto dalla Columbia University di New York, allo studio relativo alla cura del glioma, un raro tumore cerebrale finora non rispondente all'immunoterapia classica, trattamento considerato a oggi tra i più incoraggianti.

Il team di studiosi, coordinato dagli italiani Antonio Iavarone e Anna Lasorella in forza da anni all’università americana, ha visto la partecipazione di 25 centri medici e di ricerca tra i quali, appunto, il Besta e l’ospedale pediatrico di Roma Bambino. Grazie all’enorme quantità di informazioni relative ai dati genetici raccolti in tutto il mondo dalle singole strutture cliniche è stato possibile, infatti, conoscere meglio il meccanismo di sviluppo della rara forma tumorale. Lo studio incrociato di Dna e l’analisi dei Big Data ha consentito ai ricercatori di riscostruire la mappa molecolare e genetica del glioma e di gettare, quindi, le basi per la definizione di nuovi trattamenti terapeutici personalizzati dei pazienti affetti da queste patologie. In tal modo, per i ricercatori, sarebbe possibile bloccare la crescita del tumore.

 

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