Un’università sostenibile. È la Bicocca di Milano, che da anni si sta impegnando sul versante green insieme ad altri soggetti del territorio: un lavoro del quale sono stati presentati, di recente, i risultati, con un report specifico che ha messo in evidenza ciò che è stato fatto e ciò che si deve e si può ancora fare. L’ambizione è quella di raggiungere, entro il 2030, i Sustainable Development Goals contenuti all’interno dell’Agenda delle Nazioni Unite. Già a oggi, comunque, Bicocca è stata inserita fra le prime 100 Università al mondo per sostenibilità ambientale e prima in Lombardia all’interno della UI GreenMetric World University Ranking, la classifica internazionale degli Atenei sostenibili. 

Infrastrutture e cultura

L’ufficio che segue la materia è il Base (Bicocca Ambiente, Società ed Economia), il cui piano di sostenibilità si muove su diversi piani: energia, rifiuti, mobilità, cambiamenti climatici, acqua e alimentazione. L’ufficio, oltre a intervenire in modo diretto sulle infrastrutture (il polo universitario nato sulle ceneri degli ex stabilimenti Breda e Pirelli è tra i progetti di riqualificazione urbana più avanzati d’Italia), si occupa di promuovere la cultura green insieme alla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e all’International Sustainable Campus Network. Quest’ultima è una rete di 61 istituti che collaborano su argomenti come il cambiamento climatico e la mobilità.

Traguardi raggiunti

Tra ciò che Bicocca è riuscita a fare negli ultimi anni, si segnala prima di tutto la riduzione dei consumi energetici del 38% grazie a luci led negli spazi comuni e rinnovamento del sistema di condizionamento. Degna di nota anche la realizzazione di 500 isole ecologiche per la raccolta differenziata, che è cresciuta dal 27% al 70%. Per eliminare la plastica, infine, l’ateneo ha già distribuito 12 mila borracce metalliche al personale e agli studenti mentre nel corso di quest’anno si prevede di arrivare a 20 erogatori di acqua potabile, in grado di fornire 400 mila litri l’anno: un’operazione che porterebbe a evitare l’uso di 800 mila bottigliette di plastica.

Molto è stato fatto anche sul piano della mobilità, con servizi di Ecobus, convenzioni per l’acquisto di auto elettriche, bikesharing.

Importante anche il lavoro di ricerca, portato avanti in particolare da Polaris, che studia le emissioni di gas serra, la sicurezza, le nanotecnologie. Sul tema c’è un progetto che andrà in porto in primavera, quando nel Parco Nord saranno piantanti alberi che, durante la crescita, assorbiranno tre tonnellate di CO2.

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