Si è aperto il 26 agosto 2025 il bando previsto dalla nuova misura innovativa di Regione Lombardia a favore delle Università, “Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico”, per sostenere investimenti per l’ammodernamento o la creazione di infrastrutture di ricerca aperte alle imprese del territorio.
La strategia di Regione Lombardia
L’obiettivo è quello di stimolare il trasferimento tecnologico, e quindi di promuovere e consolidare la collaborazione tra accademia e aziende, in particolare PMI, a cui le nuove infrastrutture potranno garantire servizi innovativi.
Per questo, con “Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico” Regione Lombardia stanzia 50 milioni di euro in contributi a fondo perduto, a valere su risorse del programma regionale FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) Lombardia 2021-2027.
La novità
Si tratta della prima misura finanziata con fondi PR FESR per rispondere in modo specifico alle esigenze degli atenei: il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture di ricerca consente di rafforzare la competitività a livello locale, nazionale e internazionale e di rimanere all’avanguardia in un contesto di tecnologie in rapido mutamento.
Grazie al sostegno al trasferimento tecnologico tra mondo della ricerca e delle imprese lombarde, la misura intende favorire l’introduzione nel tessuto produttivo lombardo di tecnologie avanzate, di prodotti e servizi innovativi e sostenibili.
I progetti ammissibili
Sono ammissibili progetti di ammodernamento di Infrastrutture di ricerca esistenti o di creazione di nuove Infrastrutture di ricerca, con un investimento minimo di almeno 500 mila euro e afferenti a una delle 92 priorità della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027.
Per ammodernamento si intende l’acquisizione di nuova strumentazione e/o di impiantistica, oltre a eventuali lavori di adeguamento degli spazi direttamente correlati e funzionali all'operatività dell'Infrastruttura esistente.
Ogni progetto di investimento può ricevere un contributo fino a 3 milioni o a 5 milioni di euro, a seconda che le infrastrutture di ricerca coinvolte svolgano un’attività economica e in quale misura.
Per conoscere nel dettaglio questo e gli altri criteri del bando, la documentazione utile, le FAQ navigabili (ora disponibili) e per avere assistenza vai alla pagina dedicata al Bando IRRT.
Chi può partecipare
Il bando si rivolge alle quindici Università statali e non statali con sede legale in Lombardia.
Le domande di partecipazione possono essere inviate tramite la piattaforma Bandi e Servizi di Regione Lombardia, dalle ore 10.30 del 26 agosto 2025 fino alle ore 15.00 del 23 ottobre 2025.
Il sistema universitario come asset di innovazione
“Questa azione – sottolinea l’assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione Alessandro Fermi – è frutto di numerose occasioni di confronto che abbiamo avuto con le università, a partire dai tour negli atenei, e con la Conferenza dei Rettori, oltre che della ricognizione dei fabbisogni raccolti formalmente tramite una manifestazione di interesse”.
Per Regione Lombardia il sistema universitario costituisce, infatti, un asset strategico in termini di capacità di innovazione e di competenze.
“Con questa misura – ha aggiunto Fermi – Regione Lombardia compie un passo decisivo per rafforzare il dialogo tra università e imprese, in particolare PMI. Vogliamo che la ricerca non resti chiusa nei laboratori, ma diventi motore di sviluppo, innovazione e competitività per tutto il territorio. Per svilupparla abbiamo valorizzato i risultati molto positivi ottenuti da un’iniziativa simile del ‘Piano Lombardia’ rivolta solo alle università statali e abbiamo voluto estenderla anche a tutte le altre università non statali”.
Il percorso fatto
L’apertura del bando porta insomma a compimento un percorso di dialogo e collaborazione, avviato lo scorso anno dalla DG Università Ricerca Innovazione di Regione Lombardia per raccogliere i fabbisogni di infrastrutture espressi dalle università.
Dopo il Tour Atenei dell’assessore Fermi, è stata dunque aperta una manifestazione di interesse preliminare al bando, manifestazione a cui gli atenei con sede in Lombardia hanno risposto con un’ampia partecipazione che ha dimostrato la loro significativa capacità di leggere le esigenze di innovazione del territorio lombardo anche mediante la ricerca e il trasferimento tecnologico.
Dalle proposte preliminari degli atenei raccolte in fase di ricognizione si può avere un quadro dei progetti che potrebbero ottenere il finanziamento. Tra questi ci sono, ad esempio, laboratori per lo studio dell’invecchiamento e per la produzione di terapie avanzate; simulatori dinamici per la guida di aeromobili o per la gestione di linee manifatturiere; grandi strumentazioni per applicare le nuove scoperte nel settore dell’Intelligenza Artificiale oppure progetti dedicati alla Space Economy.

