• Foro regionale

    Nasce il Foro per la Ricerca e l'Innovazione

    La Giunta lombarda ha approvato la call di raccolta delle candidature per la sua composizione

    di Redazione Open Innovation | 18/07/2017

 

Il 17 luglio la Giunta lombarda ha approvato la call di raccolta delle candidature per la composizione del “Foro per la Ricerca e l'Innovazione”, organismo indipendente con la durata di tre anni previsto dalla legge regionale 29/2016 “Lombardia è Ricerca e Innovazione”: dieci esperti di livello internazionale nel campo della ricerca e dell'innovazione che avranno compiti consultivi, propositivi e informativi. Il Foro si riunirà almeno quattro volte all’anno, anche per via telematica.

“Il primo fattore di crescita di un sistema è la conoscenza. Regione ha scelto di avvalersi di un team di massimi esperti sugli avanzamenti tecnico-scientifici, sui fenomeni di innovazione e sul loro impatto sulla società e sull'economia. Un supporto importante anche per alimentare un dibattito pubblico che coinvolgerà non solo i protagonisti della ricerca, ma tutti i cittadini” – ha dichiarato Luca Del Gobbo, assessore all'Università, Ricerca e Open Innovation.

I dieci componenti saranno scelti tra profili altamente qualificati nell'ambito delle discipline scientifiche, sociali e umanistiche. Requisito fondamentale, oltre al titolo di studio, è un provata esperienza professionale in uno di settori del campo “rapporto tra tecnoscienza e società”: RRI, Responsible Research and Innovation; STS, Science and Technologies Studies ; Comunicazione pubblica della scienza; Participative and deliberative methods; Public engagement; Social innovation; Social impact and social impact assesment; Sociologia del rischio; Sociologia della scienza; Technology assessment and governance; Open Innovation; Open science; Open Data; Data Ethics; Bioetica.

Le candidature (curriculum e lettera di endorsement da parte di istituzioni, ordini e organizzazioni sociali), dovranno prevenire dall'1 al 30 settembre alla mail fororicercainnovazione@regione.lombardia.it.

Una commissione tecnica di valutazione esaminerà i curricula, in particolare i titoli di studio, le specializzazioni post universitarie, e le esperienze professionali, con particolare attenzione a quelle di carattere internazionale. La Commissione formulerà una rosa di candidati ritenuti di alto profilo tecnico-scientifico da sottoporre alla Giunta regionale, cui spetta la nomina con propria deliberazione.