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    Gli italiani promuovono i videogame. Anche per la didattica

    Primo Rapporto IIDEA Censis: il 52% ritiene che sviluppino abilità di problem solving e decisionali

    di Redazione Open Innovation | 01/12/2021

Videogame sì o no? Assolutamente sì secondo gli italiani intervistati in occasione del primo rapporto “IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) - Censis 2021”. Un rapporto dal quale emerge che, complice forse anche il difficile periodo pandemico e di reclusione, la maggior parte degli intervistati approva l’utilizzo costante, ma non eccessivo, della consolle.

Divertenti, ottimi per combattere la noia, perfetti per socializzare: solitamente sono queste le caratteristiche principali che vengono menzionate dagli appassionati, e infatti compaiono anche in questo rapporto. Ma a colpire particolarmente è il fatto che per il 52% degli italiani, ovvero il 70,9% tra i giovani e il 58,6% tra i laureati, giocare ai videogame aiuta a sviluppare abilità di problem solving e decisionali, con il 49,5% che afferma addirittura che faciliti lo sviluppo di attività specifiche.

Insomma, un vero e proprio toccasana per lo spirito, ma non solo, dal momento che c’è chi li propone anche in ambito scolastico: per il 51,6% degli italiani, che diventa il 58,4% se prendiamo in considerazione solo i laureati, i videogame sono strumenti utili per la didattica scolastica, e il 44,9% (51,2% tra i laureati) li considerano anche molto efficaci per il trasferimento di competenze e la formazione professionale.

Divertimento, istruzione ed economia: perché non utilizzare il settore dei videogame per rilanciare l’economia italiana? Secondo il 54,2% degli italiani non è una cattiva idea, e il 59,4% è convinto che possa anche fare di più dando una bella spinta all’occupazione, con posti di lavoro di qualità soprattutto per i giovani, mentre il 57,9% è convinto che il talento e la creatività degli sviluppatori italiani possano fare del gaming un nuovo ambasciatore del Made in Italy nel mondo.

Di sicuro il settore è in forte crescita nella nostra Penisola, con gli e-sports, le competizioni ufficiali di videogiochi, che sono sempre più seguiti: nel solo 2020, infatti, sono stati oltre 1,6 milioni gli italiani che li hanno seguiti in maniera continuativa, ovvero +15% circa rispetto al 2019.

 

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