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    Scuola, crescono le ripetizioni. Anche on line

    Indagine di Skuola.net: più del 50% ha scelto lezioni private oltre ai corsi del proprio istituto

    di Redazione Open Innovation | 16/09/2021

Settembre significa l’inizio delle scuole, ma anche il recupero dei debiti maturati nell’anno scolastico precedente per migliaia di studenti italiani. Su 1.500 di loro si è concentrata l’indagine realizzata durante l’estate da parte di Skuola.net, portale che offre anche un servizio online di ricerca e prenotazione di lezioni private in Italia. Ne emerge che il 57% degli intervistati ha usufruito non solo dei corsi di recupero messi a disposizione degli istituti stessi, ma anche di lezioni private.

Si tratta di studenti che hanno frequentato dal primo al quarto anno delle scuole superiori, che si sono trovati nel 25% dei casi con almeno una materia da dover recuperare, mentre poco più del 14% ha dalle 2 materie in su: tra questi ben il 75% ha affermato che la propria scuola ha organizzato dei corsi dedicati al recupero delle materie, ai quali hanno aderito circa 7 studenti su 10, mentre tra quelli che hanno deciso di non seguire tali corsi ben il 36% ha scelto di prepararsi esclusivamente attraverso lezioni personalizzate.

Un così ampio ricorso a lezioni private si è tradotto naturalmente in un notevole impegno economico da parte delle famiglie che, stando a quanto affermato dagli studenti intervistati da Skuola.net, per oltre il 50% di esse ha superato i 200 euro: nello specifico circa il 25% ha speso tra i 200 e i 300 euro, il 14% tra i 300 e i 400 euro, poco meno del 10% addirittura più di 400 euro, e quasi altrettanti hanno superato quota 500 euro; solamente il 25% sono riuscite a contenere la spesa entro i 200 euro, e meno del 20% sotto i 100 euro. 

Per quanto riguarda le modalità, il 65% ha svolto il recupero individuale in presenza, a casa propria o al domicilio del docente, mentre uno studente su tre ha proseguito con le lezioni online associandole a quelle frontali (15%) o in via esclusiva (20%), attraverso le piattaforme già utilizzate durante l’anno scolastico per la DAD. Una modalità che ha permesso al 58% dei ragazzi di portare avanti la propria preparazione senza interruzioni anche durante il periodo estivo, con il 38% che l’ha fatto sporadicamente, mentre il 21% di frequente.

 

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