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    Automotive, così l’informatica quantistica può aiutare traffico e produzione

    Il vantaggio è la grande potenza di calcolo: Volkswagen pronta a testarla nella verniciatura

    di Redazione Open Innovation | 14/10/2021

Sfruttare a proprio vantaggio le peculiarità della meccanica quantistica: questo il funzionamento e la natura dell’informatica quantistica, che non si basa esclusivamente sul codice binario 0 e 1 di un tradizionale computer, ma sui “qubit”, che possono essere 0, 1 o entrambi.

I possibili sviluppi di tale tecnologia sono apparsi sin da subito molto ampi, per questo il colosso tedesco Volkswagen già da quasi 5 anni sta lavorando a un progetto capace di sfruttare l’informatica quantistica nella quotidianità: dal 2017, infatti, Volkswagen collabora con la società canadese di informatica quantistica D-Wave, per poi unirsi al team di calcolo quantistico di Google per fini di ricerca.

Sono circa 10 gli esperti del colosso automobilistico tedesco che lavorano su tale progetto, divisi tra Germania e Stati Uniti, e che nel tempo hanno sviluppato diversi test per verificare l’efficienza e la praticità della tecnologia: come quello eseguito nel 2019 a Lisbona, dove è stata utilizzato proprio il calcolo quantistico per ottimizzare il traffico cittadino degli autobus pubblici, prevedendo i volumi di traffico e definendo i percorsi ideali per ridurre al minimo i tempi di attesa dei passeggeri e la durata dei viaggi dei mezzi stessi.

Un esempio pratico su come poi può essere applicata l’informatica quantistica al settore Automotive, che Volkswagen presto inizierà a testare nei propri stabilimenti in Germania, è la verniciatura delle automobili: ogni carrozzeria necessita di un tipo di primer, a seconda del colore finale, ma il passaggio da un primer all’altro rallenta notevolmente la produzione, aumentandone di conseguenza i costi.

Grazie a un nuovo algoritmo sviluppato utilizzando il calcolo quantistico, però, si potrà passare dal classico meccanismo basato su piccole quantità di veicoli a cui viene applicato un tipo di primer per poi fermare la linea e cambiare il primer, a nuove linee di produzione in grado di gestire un maggiore numero di veicoli prima di passare da un primer all’altro, con evidenti vantaggi in termini di efficienza e costi.

 

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