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    Coronavirus e isolamento, l’assistenza psicologica ora si attiva on line

    Particolare attenzione a medici e infermieri. L’Istituto Mario Negri indaga gli effetti sull’umore

    di Redazione Open Innovation | 30/03/2020

L’isolamento imposto dall’emergenza coronavirus può rivelarsi un periodo di grande difficoltà per tutti, ma soprattutto per chi soffre di ansia o depressione. Il distacco completo dalla vita sociale può infatti mettere a dura prova l’umore, e arrivare a incidere sulla salute mentale di molti.

L’Enpap - l’Ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi - ha attivato per questo un tavolo tecnico per monitorare questa situazione del tutto inedita. E ha trovato un valido supporto nella tecnologia, soprattutto nei sistemi di videochiamata come Skype o Facetime: sia per mantenere il contatto medico-paziente, sia per garantire alla persona isolata di poter mantenere contatti sociali, anche se, in questa fase, esclusivamente virtuali.

Le piattaforme di video-chat e chiamata sono diventati strumenti fondamentali per continuare trattamenti, psicoterapie e consulti anche in queste giornate di estrema difficoltà. Nessuno, come sottolineato anche da Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano, deve avere la sensazione di essere abbandonato e la spinta alla socialità e all’interazione, spesso consigliata e che però non può naturalmente avere un seguito in questi giorni, può essere parzialmente soddisfatta attraverso web e piattaforme dedicate alla comunicazione.

Con un’avvertenza: la rete può essere una soluzione, ma talvolta anche acuire alcune problematiche in particolare legate all’ansia. Continuare a tenersi aggiornati sulle ultime notizie in questi giorni di emergenza può insomma rivelarsi un boomerang, e generare un aumento dei livelli di allerta e preoccupazione. Per questo motivo è meglio utilizzare le piattaforme on line e gli altri strumenti tecnologici per comunicare con amici o familiari, trovare nuovi hobby per mantenere dinamico e impegnato il proprio tempo.

L’attenzione a medici e infermieri

A Milano lARP- Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica mette a disposizione i suoi professionisti (psicoterapeuti e psicofarmacologi) per ascolto e supporto psicologico gratuiti. Il servizio è pensato per medici (l’iniziativa è patrocinata dall’Ordine dei Medici di Milano); familiari di persone ammalate o decedute in solitudine familiari del personale sanitario che lotta contro il virus; coppie e/o famiglie con bambini e adolescenti che, costrette alla quarantena, possono manifestare varie situazioni di crisi. Le informazioni su come richiedere il servizio si trovano a questo link.

Rivolgendosi in particolare a medici e infermieri, l’Istituto di Psicoterapia della Gestalt Espressiva (IPGE) di Roma e Perugia ha dato il via a un servizio di sostegno psicologico proprio per queste categorie di professionisti: è attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 online tramite Skype, Whatsapp o e-mail. Maggiori informazioni a questo link.

L’indagine dell’Istituto Mario Negri: “A casa per il Covid”

In questo contesto, l’Istituto per le Ricerche Farmacologiche IRCCS Mario Negri lancia una consultazione pubblica, per indagare come l’isolamento forzato incida su come ci sentiamo e come ci relazioniamo con gli altri, se insomma questo abbia influenzato la capacità di adattamento o generato timori e alterazioni dell’umore.

La consultazione rientra in uno studio a livello nazionale, a tutt’oggi unico, per la raccolta di alcune informazioni: il breve questionario si può trovare a questo link.

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