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    Covid-19: dal vaccino AstraZeneca forte risposta immunitaria tra gli anziani

    Nuove speranze sulla sperimentazione italo-inglese per un farmaco efficace

    di Redazione Open Innovation | 28/10/2020

Il vaccino contro il Covid-19 sviluppato dall’università di Oxford in collaborazione con l’azienda farmaceutica AstraZeneca ha la capacità di generare una forte risposta immunitaria proprio nel gruppo di persone più vulnerabile agli effetti del contagio da Covid-19: gli anziani. Questo quanto riportato dal Financial Times che ha citato ‘due persone a conoscenza dei risultati’, secondo cui il vaccino stimola la produzione di anticorpi protettivi e di cellule T, una condizione necessaria anche se non sufficiente a stabilire l’efficacia e che non dà indicazioni sulla sicurezza.

Questa sperimentazione del vaccino, al cui sviluppo partecipa anche l’azienda italiana Irbm, è ora nella fase 3, l’ultima prima di sapere esattamente se è sicuro e se permette di proteggere la popolazione dalla malattia prima della definitiva approvazione degli enti regolatori per la sua messa sul mercato.

I citati anticorpi e i cosiddetti linfociti T - cellule il cui compito principale è identificare e uccidere gli agenti patogeni invasori o le cellule contagiate - sono stati sviluppati proprio tra gli anziani. I nuovi risultati sono in linea con i dati pubblicati a luglio che hanno mostrato “risposte immunitarie solide”, in un gruppo di adulti sani tra i 18 e i 55 anni.

Se tutte le verifiche daranno esito positivo e le tappe di approvazione del vaccino saranno rispettate, si può prevedere che le prime dosi di vaccino possano arrivare in Italia già entro la fine dell’anno.

Il contratto tra AstraZeneca e l’Unione Europea prevede la consegna di 300 milioni di dosi entro giugno 2021, in Italia ogni mese dovrebbero arrivare una decina di milioni di dosi.

A inizio settembre la sperimentazione era stata sospesa, per il malore riportato da uno dei 50 mila volontari che stanno testando farmaco. Poche settimane dopo la sperimentazione clinica era ripartita dal Regno Unito, in seguito al via libera da tutti gli enti regolatori britannici e all’indagine di un Comitato indipendente.

 

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