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    Il PoliMi vince la prima edizione del “Drone Contest”, challenge di Leonardo

    Sei Politecnici e atenei in gara con software di Intelligenza artificiale per veivoli senza pilota

    di Redazione Open Innovation | 30/09/2020

La prima edizione del “Drone Contest” - questo il nome della challenge di open innovation lanciata da Leonardo - si è concluso quest’anno con la vittoria del team del Politecnico di Milano.

L’Università di Bologna, con il Dottorando Lorenzo Gentilini e il Professore Lorenzo Marconi, è stata invece insignita dal “Premio Speciale della giuria”.

La competizione mette infatti a confronto sei tra Università e Politecnici, è organizzata e ospitata da Leonardo presso i propri stabilimenti di Torino e ha preso il via nel 2019, per concludersi nel 2022.

Gli studenti del Politecnico di Torino e di Milano, delle Università di Bologna, Roma Tor Vergata, Napoli, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno dunque realizzato sofisticati droni e sviluppato software con strumenti di intelligenza artificiale e anche il coordinamento di alcuni docenti, per mettere alla prova i droni in una gara della durata di circa 15 minuti.

Nella ‘tappa’ che si è tenuta il 18 settembre, ogni drone doveva spostarsi in modo autonomo sulla base dei dati impartiti all’interno di una grande infrastruttura in cui, in passato, si svolgevano lavorazioni aeronautiche. L’obiettivo era la vittoria, certo, ma quello che più conta è favorire a lungo termine la nascita di un ecosistema che coinvolga le capacità delle grandi imprese, delle università, delle Pmi e delle startup nazionali sull’Intelligenza Artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota.

L’intelligenza artificiale e la ricerca tecnologica di alto livello rappresentano uno dei fattori strategici più importanti per la crescita del Paese e gli studenti e dottorandi delle università e politecnici italiani un patrimonio di conoscenza e capacità innovativa da non disperdere.

Il lavoro sui droni in competizione partito lo scorso anno “sta generando valore aggiunto a oggetti tecnologici – sottolinea allora Laurent Sissmann, senior vice president per i sistemi di volo non pilotati di Leonardo – che in futuro sostituiranno l’uomo per le operazioni più a rischio, e altri strumenti tecnologici tutt’ora in uso assai più costosi”.

 

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