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    Neurotecnologie, la Statale porta un laboratorio innovativo all’Ospedale San Paolo

    La struttura di ricerca punta su sviluppi computazionali e prototipi sperimentali

    di Redazione Open Innovation | 17/01/2020

Una struttura avanzata, dedicata allo sviluppo bio ingegneristico di sistemi integrati e dispositivi per la diagnosi e le cure del paziente neurologico da parte di neurologi, riabilitatori, psichiatri e neurochirurghi.

È il nuovo Laboratorio di Neurobioingegneria e Neurotecnologie inaugurato dal centro di ricerca coordinata “Aldo Ravelli” dell’Università degli Studi di Milano presso il Dipartimento di Scienze della salute al Polo San Paolo, dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

Oltre allo sviluppo teorico e all’ideazione di approcci terapeutici innovativi, il Laboratorio si occuperà dell’analisi di segnali elettro cerebrali, dello sviluppo computazionale dei modelli, della sensorizzazione e della progettazione hardware, dello sviluppo software e della prototipizzazione di dispositivi sperimentali.

Dalla ricerca alla pratica clinica con più facilità

 “Il laboratorio è unico nel suo genere - sottolinea il Direttore del “Centro Ravelli” e coordinatore del nuovo Laboratorio, Professor Alberto Priori - perché cala in una realtà clinica come quella dell’ASST Santi Paolo e Carlo una valenza tecnologica formidabile. E dà al laboratorio grandissime potenzialità applicative, con più immediata ricaduta nella pratica clinica”.

Grande apprezzamento da Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo: “Per migliorare la qualità della cura e della salute è importante valorizzare, ottimizzare ed estendere le potenzialità di ricerca a tutti i settori dell’ASST Santi Paolo e Carlo e trasferire prontamente i risultati della ricerca nella pratica clinica”.

Il carattere multidisciplinare

“Questo è un laboratorio fatto da giovani motivati e di provata esperienza ma, soprattutto, con diverse specifiche competenze - aggiunge il Direttore -: ingegneristiche, fisiologiche, cliniche, tecniche e industriali che garantiscono la necessaria multidisciplinarietà per una struttura di avanguardia di questo tipo”.

Le attività si innestano in un contesto di consolidate collaborazioni scientifiche (fra le quali per esempio il Politecnico di Milano, le università di Trieste, Grenoble, Toronto e Wurtzburg) e industriali (ad esempio Newronika s.r.l., spin-off dell’Università degli Studi di Milano) a cui si stanno aggiungendo altre prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali.

 

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