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    Energia green dagli allevamenti: ecco l’innovazione (lombarda) per impianti a biogas

    Dal progetto PROPILEO, finanziato da Regione Lombardia, anche un brevetto e una startup

    di Redazione Open Innovation | 20/01/2020

Dall’allevamento alle energie rinnovabili. Questo lo scenario che si apre oggi per molte aziende agro-zootecniche, interessate a valorizzare i propri scarti per la produzione di energia verde. Per farlo però occorrono infrastrutture che per molto tempo non sono state disponibili in Italia, fatto che obbligava gli imprenditori agricoli a rivolgersi all’estero.

A colmare questa evidente lacuna tecnologica è arrivato il progetto PROPILEO (PROgetto PIlota per Lavorazioni Energetiche da matrici Organiche), che ha permesso di realizzare un biodigestore (impianto a biomasse) innovativo e 100% Made in Italy, il primo a livello nazionale nel mercato degli impianti a biogas di piccole dimensioni.

L’innovazione, brevettata, è stata realizzata grazie a un finanziamento di 300 mila euro di Regione Lombardia tramite il bando “LINEA R&S PER MPMI (FRIM FESR 2020)”, a valere su risorse POR-FESR 2020.

La novità nasce da un’idea dell’azienda IR.I.M. S.r.l. di Ghisalba (BG), attiva nel settore degli impianti zootecnici per l’allevamento del bestiame da latte e dalla sua scelta di investire nelle energie rinnovabili, in particolare nella produzione di biogas prodotto interamente dalla fermentazione di materiali di scarto delle produzioni agro-zootecniche.

Le caratteristiche

PROPILEO ha dunque permesso di realizzare un impianto pilota di produzione del biogas basato interamente sulla fermentazione di materiali di scarto delle produzioni agro-zootecniche, che sintetizza tecnologie innovative e applicazioni sostenibili.

Il prototipo, con silos e sistema di piping (l’intera rete di tubazioni) di ciò che diverrà un impianto standardizzato, è interamente in acciaio inox, smontabile e riposizionabile qualora la collocazione dell’azienda agricola dovesse cambiare, inossidabile e non soggetto a corrosione, completamente riciclabile al termine delle sue funzioni produttive, da consegnare chiavi in mano (in funzione) all’imprenditore agricolo.

Inoltre grazie alle tecnologie impiegate lo sfruttamento del territorio verrà ridotto del 60% rispetto a un comune impianto, in virtù dello sviluppo verticale dell’impianto stesso, mentre nello “stoccaggio avanzato” la parte inferiore è destinata allo stoccaggio dei reflui e la parte superiore allo stoccaggio del gas.

I vantaggi e le ricadute

La realizzazione rappresenta un contributo alla costruzione di una filiera tutta nazionale: dalla produzione dell’impiantistica, alla produzione e impiego di energia pulita.

Il prototipo di impianto a biomasse della I.R.I.M. rappresenta una nuova frontiera nella generazione di energie green dal momento che garantisce - nel panorama italiano ma anche internazionale - un avanzamento dello stato dell’arte, con notevoli risparmi in termini di aree di sedime da trasformare e con aumenti della resa energetica.

A livello italiano le imprese agro-zootecniche hanno una elevata densità territoriale e lo smaltimento delle biomasse prodotte costituisce una problematica ambientale.

Il criterio fondante del progetto I.R.I.M. S.r.l. per la produzione di energia da fonti rinnovabili è la metodologia della filiera corta: in questo caso le fonti sono perfettamente in grado di adattarsi alle risorse e ai sottoprodotti disponibili localmente. Il progetto soddisfa poi i principi dell’economia circolare: fa degli scarti delle aziende agro-zootecniche una tra le migliori risorse energetiche, con il pregio di restituire un scarto da utilizzare come fertilizzante e di non compromettere l’ambiente.

Un brevetto e una startup innovativa

Il valore della tecnologia utilizzata è stata certificato da un brevetto, richiesto nel 2017 e concesso in modo definitivo il 19 novembre 2019.

Non solo. Il progetto PROPILEO ha dato un esito più che concreto in termini di ricadute industriali ed economiche. L’impianto pilota, inizialmente ideato per un funzionamento in singolo, è divenuto operativo all’interno di un complesso più ampio, grazie all’inserimento in un impianto di biogas che dunque risulta così costituito nel complesso da quattro serbatoi di fermentazione, della potenza massima pari a 200kW, con l’obiettivo di verificarne l’efficienza anche su aziende agro-zootecniche di maggiori dimensioni.

Un altro risultato significativo è la nascita di una startup innovativa, Efficient Farm Engineering S.r.l. (CR), frutto delle collaborazioni nate durante l’iter di Progetto. La startup ha come obiettivo l’attività di studio e sviluppo di sistemi di auto sostentamento e auto approvvigionamento energetico con taglio ecologico per le aziende produttive - a partire dalle aziende agro-zootecniche - e fa leva in particolare sui brevetti posseduti, sulle conoscenze pregresse e sulle tecnologie sviluppate.

Per altre informazioni: http://www.irimsrl.eu/

Per contatti: Bortolo Ghislotti, Email linoirim@gmail.com, Tel. 0363943037.

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