La pandemia Covid-19 ha rivelato che l’UE non è dotata di una chiara architettura per quanto riguarda i dati sanitari, la loro disponibilità e comparabilità.

L’oggetto di uno studio dell’European Parliamentary Research Service è allora proprio la mancanza di armonizzazione in queste pratiche e l’assenza di un centro europeo per l’analisi e l’utilizzo dei dati, elementi che sarebbero decisivi per garantire una migliore risposta alle crisi di salute pubblica.

Attraverso un’ampia rassegna documentale, interviste con gli attori principali e un’indagine sulle esperienze al di fuori dell’area EU/EEA, questo studio evidenzia che l’UE dovrebbe avere la capacità di utilizzare i dati in modo efficace per formulare proposte di politica sanitaria pubblica e informare le decisioni politiche.

 Vengono delineate le possibili funzioni e caratteristiche di un centro dati sanitari dell’UE, che può adempiere al suo mandato solo se ha il potere e la competenza per influenzare gli ecosistemi di dati rilevanti per la salute pubblica degli Stati membri e collegarsi istituzionalmente con i loro attori a livello nazionale. Sono esaminate in dettaglio la struttura istituzionale, le sue possibili attività e in particolare l'uso di tecnologie avanzate come l’IA.

Fonte: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/690009/EPRS_STU(2021)690009_EN.pdf

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