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    Allevamento, con sensori e automazione più qualità del latte e bovini in salute

    Da P.L.U.S. finanziato da Regione un macchinario innovativo per la loro alimentazione

    di Redazione Open Innovation | 20/12/2019

Più latte, con maggior qualità e meno malattie per gli animal: questo l’obiettivo del progetto P.L.U.S (Precision Livestock Unifeed System) della lodigiana Sgariboldi Srl, che per tagliare questo traguardo ha puntato su un macchinario innovativo, capace di razionalizzare la distribuzione di alimenti per bovini.

Nello specifico, P.L.U.S si proponeva di sviluppare un carro trincia-miscelatore semovente innovativo per la preparazione e la distribuzione assistite della razione unifeed alle bovine da latte, per migliorare le prestazioni produttive e limitare le patologie metaboliche degli animali attraverso l’implementazione di sensori per il controllo delle fasi caratterizzanti la gestione alimentare (carico degli alimenti nel carro trincia-miscelatore, miscelazione e distribuzione della razione in corsia di alimentazione).

Il contesto

La somministrazione di tutti gli alimenti accuratamente miscelati grazie a un carro trincia-miscelatore (tecnica unifeed), ha prodotto significativi miglioramenti nell’ambito dell’allevamento della bovina da latte. Questo grazie all’apporto contemporaneo dei nutrienti necessari alla produzione, che ha permesso anche un’ottimizzazione dei flussi di lavoro connessi al prelievo degli alimenti dai siti di stoccaggio e alla loro distribuzione.

P.L.U.S mirava dunque a migliorare ancora la somministrazione unifeed: il suo valore innovativo è stato riconosciuto da Regione Lombardia con un finanziamento di oltre 1,1 milioni attraverso il bando FRIM FESR Aggregazioni, a valere su fondi POR FESR 2014-2020.

Lo sviluppo

L’attività di Ricerca e Sviluppo è durata 24 mesi, durante i quali sono state svolte di una serie di prove sperimentali. Si doveva valutare i benefici derivanti dall’introduzione di sistemi sensoristici di controllo sulla preparazione e distribuzione della razione unifeed, ma non solo. La ricerca puntava poi a una migliore gestione alimentare con effetti sulle prestazioni produttive (quantità e qualità di latte) e sulla salute (incidenza di dismetabolie) degli animali. Unitamente a questa attività, è stato sviluppato appunto un prototipo funzionante di carro trincia- miscelatore semovente.

L’importanza della miscelazione

L’impiego della tecnica unifeed non è esente da possibili errori, che riguardano la variazione del tenore di umidità degli alimenti e alla gestione del carro trincia-miscelatore. Errori che possono produrre variazioni significative tra i piani alimentari teorici e le diete realmente somministrate.

I componenti della dieta per bovine da latte possano, ad esempio, subire variazioni del contenuto di umidità in funzione delle modalità di stoccaggio e conservazione. Nonché delle condizioni metereologiche. Il corretto apporto di sostanza secca, la completa copertura dei fabbisogni nutrizionali, l’omogeneità della distribuzione e l’accessibilità alla razione sono elementi fondamentali per ottenere produzioni quantitativamente e qualitativamente superiori, garantendo lo stato di salute degli animali.

Un mancato controllo del contenuto di umidità degli alimenti, indicatore di una “razione corretta”, al momento del carico del carro trincia-miscelatore può determinare assunzioni improprie di sostanza secca e nutrienti. Errati tempi di miscelazione possono compromettere l’omogeneità della razione permettendo alle bovine di scegliere tra gli alimenti energetici più appetibili a scapito di quelli più grossolani che garantiscono una corretta ruminazione. Inoltre, distribuzioni non uniformi della miscelata in corsia di alimentazione possono limitare l’accesso alla razione amplificando i fenomeni di competizione alimentare tra le bovine, instaurando potenziali dismetabolie negli animali che si traducono in un incremento dei costi sanitari per la cura dei soggetti colpiti.

La correzione degli errori

Per ovviare a questi possibili problemi, P.L.U.S. ha scelto la strada dell’integrazione di più sottosistemi indipendenti, deputati al controllo della sostanza secca degli alimenti in fase di carico, dei tempi di miscelazione degli ingredienti, dello scarico a velocità di avanzamento e distanza costanti sulla corsia di alimentazione, dell’uniformità della razione durante lo scarico. L’indipendenza dei sottosistemi ne permette sia l’uso integrato in un unico sistema di nuova concezione, sia l’installazione singola su carri trincia-miscelatori già esistenti in un’ottica di automazione modulare a logica retro-fitting.

Per maggiori informazioni e contatti: Ecaterina Sesan, email ecaterina.sesan@gmail.com, Tel. 0377.430405.

 

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