Scienziato, artista, architetto e ingegnere. Ma ancora prima, innovatore straordinario per la sua capacità di realizzare, o comunque di immaginare, nuove tecniche e nuovi strumenti: come il prototipo di bicicletta immortalato in un disegno del Codice Atlantico, o quello della macchina volante per dare corpo al sogno di Icaro.

Il 2 maggio il mondo ricorda e celebra il genio poliedrico e lo spirito di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua scomparsa. Milano e la Lombardia saranno uno degli epicentri delle iniziative dedicate a questa figura.

Il capoluogo lombardo del resto ha accolto Leonardo per circa vent’anni, nella sua maturità. A cominciare dal Castello Sforzesco dove Leonardo giunse nel 1482 per mettere le sue competenze a servizio del duca Ludovico Sforza: qui a partire dal 16 maggio sarà straordinariamente riaperta al pubblico dopo una lunga sessione di studi e restauri la Sala delle Asse finemente decorata dall’artista toscano.  

Le chiuse sui Navigli e il lascito in Lombardia

Proprio per Ludovico il Moro, Leonardo progettò il “Sistema delle chiuse”, studiato per risolvere il problema del dislivello dei terreni e rendere così possibile la navigazione lungo i canali d’acqua di cui allora Milano era ricca, migliorando soluzioni già in uso nel Ducato di Milano.

Un contributo fondamentale alla tecnica idraulica - testimoniato ad esempio dal noto disegno della Conca di S. Marco nel Codice Atlantico -, poi riprodotto sul territorio lombardo lungo il complesso sistema dei Navigli. E quindi in tutto il mondo. Sul portale di Regione Lombardia un elenco dei luoghi e delle eredità vinciane in Lombardia.

Un laboratorio per sperimentare il ‘metodo’ da Vinci

Tra le centinaia di iniziative che si richiamano alla figura di Leonardo, vale la pena citare quelle previste per tutto maggio al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano: il 18 e 19 maggio ad esempio è in programma l’evento “Leonardo ingegnere. Ingranaggi, meccanismi, movimento: conosciamo la figura di Leonardo scienziato e ingegnere attraverso i suoi studi”.

A queste si aggiunge l’offerta del laboratorio interattivo presente al suo interno fino dal 1998 e del tutto rinnovato nel 2018.  “iLab Leonardo”, questo il suo nome, ha un doppio pregio: fa conoscere alcune delle macchine realizzate dal maestro da Vinci, una serie di modelli in 3D costruiti sulla base dei suoi disegni di Leonardo, e oltre a ciò cerca di trasmettere anche il metodo di lavoro di Leonardo, la sua idea di conoscenza che connette intimamente arte e scienza, la passione per i meccanismi che a suo dire meritavano di essere studiati con la stessa attenzione riservata alla natura.

L’iLab affianca dunque l’Officina dove “provare, smontare e costruire le riproduzioni delle macchine di Leonardo e mettere in funzione una catena di ingranaggi”. E dove non mancano attività sulla meccanica, gli ingranaggi e le trasformazioni dei moti. Quindi l’Atelier, dedicato all’attività artistica, dove ad esempio provare a realizzare un affresco, scoprire gli strumenti per realizzare le prospettive, usare una penna 3D.

Per questo, iLab si presenta come uno strumento utilissimo di educazione alle STEM, anche qui in omaggio alla figura di da Vinci e alla sua capacità creativa a cavallo tra Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.

Qui il calendario completo degli eventi dedicati a Leonardo e Milano.

Ecco invece gli eventi nazionali e internazionali.

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