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    Piccoli satelliti crescono grazie al progetto “COSMITO”

    Realizzato dal consorzio ANTARES, da Regione 1,7 milioni

    di Redazione Open Innovation | 26/11/2019

Un ponte per favorire il trasferimento del know how dal mondo della ricerca a quello industriale. È quello realizzato dal progetto COSMITO Compressive Sampling Multispectral Imaging camera for remoTe Observation), che ha puntato alla creazione di un sistema innovativo di “imaging multispettrale" ultracompatto, da posizionare su satelliti di piccole dimensioni per missioni di osservazione della Terra ed esplorazione dello Spazio.

A portare avanti il progetto, con il ruolo di capofila, il Consorzio ANTARES Scarl, grazie anche al finanziamento  di 1,7 milioni da parte di Regione Lombardia attraverso il bando Aggregazioni FRIM FESR  2014-2020 per R&S. Fondato nel 2005, il Consorzio riunisce diverse imprese attive nel settore Spazio tra cui importante realtà internazionale ovvero OHB Italia, con sede a Gallarate (Milano) e specializzata nello sviluppo e nell’integrazione di sistemi spaziali completi.

La filosofia del progetto

COSMITO propone una filosofia architetturale del tutto nuova, grazie all’impiego di tecnologie abilitanti nel settore dell’ottica, dell’optoelettronica e dei materiali innovativi.

Il principio da cui si è partiti è che in uno scenario di competizione globale come quello attuale, l’innovazione non può più essere rappresentata unicamente dal miglioramento delle prestazioni. È necessario invece intervenire sullo sviluppo di soluzioni che anticipino le esigenze del mercato attraverso innovazioni capaci di introdurre funzionalità completamente nuove, ridefinendo il concetto di prodotto e di business. Le attività di Ricerca e Sviluppo previste dal progetto hanno allora contribuito ad accelerare la crescita competitiva delle imprese coinvolte, grazie in particolare allo sviluppo di una nuova classe di “camere multispettrali” ad alto contenuto tecnologico.

Le fasi dello sviluppo

La prima fase dell’attività di R&S ha riguardato differenti sottosistemi del payload. Ossia il ‘carico utile’ per indicare la parte effettiva di dati trasmessi destinata all’utilizzatore. Le innovazioni sviluppate all’interno di COSMITO hanno riguardato principalmente le tecnologie di realizzazione innovativa dei sensori a singolo pixel, lo sviluppo dell’approccio tramite algoritmi di Compressive Sampling per l’acquisizione e la ricostruzione del segnale luminoso ottenuto dai sensori e infine la definizione di un sistema opto-meccanico compatto ed efficiente, che consente l’utilizzo dei sensori sviluppati per la realizzazione di un payload di osservazione multispettrale ad alte prestazioni ma minore complessità rispetto ai sistemi analoghi a pixel multipli.

Il processo di ottimizzazione ha portato poi alla definizione del layout ottico del telescopio, accoppiato a un correttore a lenti sferiche. È stata inoltre definita l’interfaccia ottica tra telescopio, DMD e spettrografo.

I vantaggi competitivi

Le competenze acquisite durante il progetto potranno essere sfruttate per la futura realizzazione di sensori sempre più efficienti, dal punto di vista spettrale, permettendo l’implementazione di architetture payload multispettrali competitive dal punto di vista di masse, costi, tempi di realizzazione, dimensioni e soprattutto semplicità di utilizzo. Questo porterà anche un vantaggio competitivo nella realizzazione di un prodotto che si basa su tecnologie a oggi non diffuse, sia in Italia che in Europa, aprendo la strada a una commercializzazione e immissione sul mercato in una posizione dominante.

Per maggiori informazioni: Lucia Rotiroti, 02-38048363, lrotiroti@cgspace.it.

 

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