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    COVID-19, da Regione Avviso pubblico per valorizzare i dati sulla mobilità

    Manifestazione di interesse per operatori TLC e ICT: analisi di Big Data per limitare il contagio

    di Redazione Open Innovation | 24/03/2020

Regione Lombardia torna sulla necessità - per arginare la diffusione del COVID-19 - di limitare quanto più possibile gli assembramenti e la mobilità non necessari sul territorio.

È questo uno dei punti su cui il Vicepresidente Fabrizio Sala ha insistito di più nel quotidiano report sull’epidemia di coronavirus: sono ancora troppo frequenti gli spostamenti dei cittadini lombardi.

L’Ordinanza del Ministero della Salute 20 marzo 2020 come è noto limita poi in modo preciso le attività sportive all’aperto e la mobilità sul territorio, consentita solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.

Per questo, Regione intende mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni che ne faranno richiesta - come Protezione civile, ATS e ASST, Comuni e Prefetture - strumenti utili a monitorare la reale efficacia delle misure adottate.

Strumenti che potranno anche dare un importante contributo alla ricerca scientifica.

Le analisi statistiche relative a misurazioni complessive o aggregate del tasso di mobilità degli utenti e della matrice origine-destinazione dei flussi di persone sono infatti fondamentali per le analisi di tipo epidemiologico e predittivo dell’andamento dell’epidemia.

In quest’ottica, Regione Lombardia emette un Avviso pubblico per individuare soggetti pubblici e privati titolari di banche dati, che possano mettere gratuitamente a disposizione le informazioni e i data-set in proprio possesso, in forma aggregata, opportunamente anonimizzati e conformi al GDPR, per un periodo di tempo limitato al solo superamento di questa fase di crisi. La messa a sistema dei dati sarà curata da ARIA S.p.A., l’Azienda regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, digital company di Regione Lombardia.

A chi si rivolge l’Avviso

L’Avviso per la manifestazione pubblica di interesse è rivolto agli operatori del comparto Telecomunicazioni (tra i quali, a titolo esemplificativo, gestori di reti mobili cellulari e reti locali, internet provider, sistemi di radiolocalizzazione e navigazione) e di quello dell’Information and Communication Technology (tra i quali, a titolo esemplificativo, operatori di informazione on-line, cloud computing, reti sociali, commercio elettronico, marketing digitale, GIS), nonché a chiunque sia in possesso di informazioni utili alle finalità perseguite da Regione con l’iniziativa.

La finalità dichiarata della convenzione è la messa a disposizione - senza oneri per Regione - di data set, relativi a specifiche query su mobilità e densità della popolazione, anonimizzati alla fonte e per il periodo di tempi limitato al superamento dell’emergenza epidemiologica.

Come aderire

Le manifestazioni di interesse potranno essere inviate all’indirizzo: 

ricercainnovazione@pec.regione.lombardia.it dal 24/03/2020 – giorno di pubblicazione sul sito istituzionale di Regione Lombardia - fino al 31/03/2020.

L’acquisizione delle manifestazioni di interesse non comporta l’assunzione di alcun obbligo specifico per Regione Lombardia, né l’attribuzione da parte del richiedente di alcun diritto alla sottoscrizione della convenzione. I soggetti che rispondono alla manifestazione di interesse non potranno inoltre vantare alcun tipo di pretesa in un successivo affidamento, né diritto a compensi o rimborsi per effetto della partecipazione.

I dati personali forniti formeranno oggetto di trattamento nel rispetto dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR 2016/679).

Aggiornamento: gli esiti

Operatori telefonici e ICT, ma anche un ateneo, sono tra i 12 soggetti che hanno risposto alla all’“Avviso pubblico per manifestazione di interesse” di Regione Lombardia per mettere a disposizione set di dati sulla mobilità della popolazione lombarda.

L’Avviso, pubblicato a marzo, ha ricevuto dunque le 12 manifestazioni di interesse che vengono riportate in allegato (Allegato 1), approvate da Regione Lombardia con il decreto 6575 del 5 giugno.

 

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