Sono disponibili gli incentivi, per un ammontare di 15 milioni di euro, finalizzati a sostenere gli investimenti negli Istituti Tecnici Superiori (ITS) per la realizzazione di sedi e laboratori innovativi legati alla tecnologia 4.0.
Tali agevolazioni hanno l’obiettivo di favorire la formazione di competenze professionali e potenziare la sinergia con il mondo delle imprese.
Gli ITS possono richiederle entro il 3 dicembre per l’acquisto di beni strumentali, materiali e immateriali, macchinari e servizi, dunque per l’infrastrutturazione di sedi e laboratori coerenti con i processi di innovazione tecnologica previsti nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0.
Le domande vanno inviate esclusivamente via PEC all’indirizzo itslabs@pec.mise.gov.it, datate e sottoscritte con firma digitale, complete degli allegati contenuti nel decreto 4 novembre 2021.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili debbono riferirsi a investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, assunti per l’importo risultante dai relativi documenti di acquisto per un importo complessivo non inferiore a 400 mila euro, relativi a:
- beni strumentali, materiali e immateriali, con caratteristiche coerenti all’uso delle tecnologie abilitanti e funzionali ai processi di innovazione tecnologica 4.0;
- macchinari, impianti, attrezzature varie, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) necessari per l’attivazione di corsi che utilizzano le tecnologie abilitanti svolti in modalità distance learning.
Sono inoltre ammissibili, in misura pari al 10% del costo dei beni di cui alle lettere a) e b), le altre spese quali oneri accessori, opere murarie o altre spese generali strettamente pertinenti all’esecuzione del progetto.
L’orizzonte degli ITS
Il rinnovamento del sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) è tra le riforme prioritarie per lo sviluppo dell’intero sistema scolastico.
Da sottolineare che il PNRR riserva a questo specfico segmento della formazione post diploma un finanziamento di 1,5 miliardi di euro dal 2022 al 2026.
L’idea è quella di costituire un canale di formazione biennale post diploma, parallelo a quello universitario, che dovrebbe lavorare in sinergia con le imprese per sopperire alla mancanza di tecnici specializzati.
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