L’effetto Covid-19 si è fatto sentire con forza nel mercato globale della tecnologia, ma a differenza di altri settori, in senso positivo. Quello tecnologico è un comparto divenuto sempre più strategico con un 2020 segnato da lavoro, scuola, svago e tempo libero sempre più digitali. In particolare Smart Working e didattica a distanza (DAD) hanno messo le ali al mercato mondiale dei computer e dei tablet, che prima della pandemia risultavano invece in sofferenza.

Secondo gli analisti di Canalys il 2020 si è concluso a quota 458 milioni di unità tra computer (in particolare portatili) e tablet consegnati, il 17% in più rispetto al 2019. Il mercato degli smartphone non è invece andato altrettanto bene, con una contrazione che ha superato il 20% nella prima metà dell’anno per poi migliorare nel terzo trimestre, quando la flessione è stata contenuta al 5,7% su scala globale e al 6,5% in Europa occidentale.

Interessante come la pandemia abbia alimentato il business dell’hi-tech da indossare: le consegne mondiali di smartwatch, bracciali da fitness e auricolari senza fili sono cresciute del 35% nel terzo trimestre 2020. Rilevante anche la crescita – esponenziale – del mondo delle applicazioni digitali, in particolare quelle dedicate alla produttività: Zoom è a oggi una delle piattaforme per riunioni a distanza più utilizzate al mondo insieme a quelle dedicate di Google e Microsoft, non a caso ha visto quest’anno il valore delle proprie azioni crescere di oltre il 500%. Digitale è anche sinonimo di e-commerce, l’altro comparto che si è rivelato particolarmente utile durante la pandemia e che ha visto in Italia – nel mese di ottobre – una crescita del 54% su base annua dello shopping online.

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