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    Ricerca, sottoscritto l’Accordo tra Regione e gli IRCCS pubblici lombardi

    Da Palazzo Lombardia 2 milioni di euro per favorire progetti con ricadute industriali

    di Redazione Open Innovation | 28/05/2020

È stato sottoscritto mercoledì 27 maggio a Palazzo Lombardia l’Accordo di collaborazione per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo con ricadute sul sistema economico lombardo tra Regione Lombardia e i 4 IRCCS pubblici lombardi ovvero:

  • Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico;
  • Policlinico San Matteo;
  • Istituto Nazionale dei Tumori;
  • Istituto Neurologico Besta.

Diventa così operativo l’Accordo di collaborazione quadro approvato dalla Giunta il 16 dicembre 2019 (DGR 2670, su proposta del Presidente Fontana, di concerto con il Vicepresidente Sala e l’Assessore Gallera).

Regione Lombardia investe su questo accordo 2 milioni di euro, a valere su risorse POR FESR 2014-2020. Gli IRCCS mettono a disposizione le competenze tecnico scientifiche, la conoscenza, l’esperienza, la professionalità, le risorse umane, strumentali e culturali per la realizzazione dei progetti.

Le linee di azione

L’obiettivo dell’Accordo è aumentare la capacità di trasferimento tecnologico degli IRCCS con conseguenti ricadute positive per l’innovazione delle imprese lombarde e per la loro crescita competitiva.

Gli IRCCS hanno uno straordinario patrimonio di competenze e di capacità di fare e sviluppare ricerca, che hanno dimostrato anche in questo periodo di emergenza e nel contrasto all’epidemia (si veda ad esempio quanto sta facendo il San Matteo con l’utilizzo del plasma dei pazienti guariti da Covid-19, ma anche la Banca dati di campioni biologici del Policlinico).

Con questo intervento i 4 principali IRCCS pubblici italiani collaborano, supportati da Regione Lombardia, per aiutare l’intero sistema a elevare ancora di più la qualità della ricerca effettuata e a far sì che questa si traduca in cure di cui i pazienti possono beneficiare direttamente.

All’indispensabile ricerca di base si unisce così un sempre maggiore impegno a sostenere la capacità della ricerca di arrivare fino al letto del paziente.

Il coinvolgimento delle imprese

Quella che nasce così è un’alleanza in cui il pubblico diventa perno di un meccanismo che attrae anche risorse e competenze private, con un coinvolgimento di primo piano del sistema economico e imprenditoriale.

La collaborazione tra Regione Lombardia e IRCSS è infatti orientata prioritariamente al sostegno di progetti complessi di ricerca industriale che abbiano ricadute e impatto sull’ecosistema dell’innovazione lombardo, incluso il sistema imprenditoriale.

I progetti, che saranno realizzati dai singoli Istituti sul territorio regionale, potranno dunque essere sviluppati anche favorendo collaborazioni e sinergie con altri soggetti, pubblici e privati, dell'ecosistema dell'innovazione lombardo. Le attività di ricerca, sviluppo e innovazione dovranno essere coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) di Regione Lombardia, e contribuire quindi a rispondere alle grandi sfide che il territorio è chiamato ad affrontare per restare competitivo a livello internazionale.

Una sfida di sistema

I contenuti dei singoli progetti dovranno essere presentati e sviluppati dai singoli IRCCS, ma l’obiettivo di fondo è quello di dotare la Lombardia di una infrastruttura pubblica snella, una piattaforma di trasferimento tecnologico, che contribuisca a mettere a sistema e a far conoscere – anche a livello internazionale e nei confronti del mondo industriale - le competenze, le casistiche trattate, i trial clinici, le sperimentazioni in atto. Un intervento di sistema, dunque, fortemente finalizzato al trasferimento tecnologico.

L’Italia e la Lombardia hanno ricercatori di eccezionale valore: Regione Lombardia punta così a far sì che la loro ricerca abbia un impatto sempre più forte anche a livello economico. Dare uno sbocco industriale al grande lavoro che già si svolge all’interno degli IRCCS è insomma prioritario: dalla ricerca possono e devono nascere brevetti, startup e nuove imprese ad alto valore aggiunto, capaci di raccogliere capitali privati da reinvestire in ricerca.

L’Accordo vuole dunque innescare un processo virtuoso, che parte da un impegno pubblico - e in cui il pubblico mantiene un ruolo di guida indispensabile - ma che coinvolge in modo virtuoso il privato. A partire da un ambito, quello delle Scienze della Vita, da sempre fiore all’occhiello della Lombardia.

Per questo l’importanza dell’Accordo è di molto superiore al semplice valore economico messo in campo, dal momento che indica una prospettiva e rafforza e intensifica la collaborazione tra Regione Lombardia, gli IRCCS pubblici e tutti gli altri soggetti, pubblici e privati, che parteciperanno a questo percorso comune.

 

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