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27/06/2018

Stati Generali di Ricerca e Innovazione, la Regione: la Lombardia di domani “un grande laboratorio”

All’evento il punto su nuovi servizi, grandi eventi e fondi, con 50 milioni per progetti innovativi

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Il futuro è già qui. È fatto di ricerca e di innovazione, leve fondamentali dello sviluppo di un territorio che devono però sempre tenere al centro la persona, ovvero il cittadino e i suoi bisogni. Questo il leit motiv degli Stati Generali della Ricerca e dell’Innovazione che Regione Lombardia ha organizzato la mattina del 26 giugno, chiamando a raccolta chi oggi è attivo su questi fronti.

Ricercatori, Ceo e imprese, stakeholder e cittadini ai quali Regione ha presentato le proprie linee di indirizzo su innovazione e ricerca, contenute nel Programma Strategico Triennale già arricchito dai contributi di 1500 cittadini. Ma anche i prossimi interventi concreti dell’ente per favorire la comunicazione tra atenei e tessuto produttivo: come il finanziamento da 50 milioni di euro che – ha annunciato il vicepresidente di Regione Fabrizio Sala – sarà a disposizione da novembre per sostenere i progetti di imprese e hub di ricerca in grado di portare sviluppo e occupazione. Innovazione e ricerca saranno insomma al centro del programma di governo della giunta regionale, come ha voluto ribadire in apertura il presidente della Regione Attilio Fontana: “La Lombardia anche in questi settori è leader nazionale e internazionale. L'obiettivo allora è quello di essere sempre più competitivi e tecnologici”.

LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA

“Prima che con i laboratori, i finanziamenti o i progetti, l’innovazione ha a che fare con la vita delle persone, con il modo in cui pensiamo e progettiamo il mondo”. Così Roberto Albonetti – alla guida della Direzione Generale regionale Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione – ha voluto aprire i lavori della giornata.

Tecnologie innovative stanno insomma già cambiando la vita dei cittadini in ogni campo: salute, mobilità, ambiente, lavoro, non c’è aspetto della quotidianità che non venga toccato dall’avvento di nuove possibilità. Cambiamenti rilevantissimi, che Regione Lombardia ha deciso di governare e prima ancora di capire. Grazie appunto a un Programma Strategico Triennale per la ricerca e l’innovazione, per avere linee di indirizzo precise in materia. Aperto al contributo di stakeholder e cittadini su questa piattaforma, il Programma Strategico potrà avvalersi anche delle analisi dei dieci esperti internazionali del Foro per la ricerca e l’innovazione, altro strumento messo in campo da Regione per intrepretare le sfide del futuro.

Proprio il presidente del Foro, il docente del Politecnico e direttore del centro di ricerca Tiresia Mario Calderini, è stato tra gli ospiti degli Stati Generali, in una tavola rotonda moderata dall’editorialista del Corriere della Sera e responsabile del Corriere Innovazione Massimo Sideri con Sabrina Baggioni – 5 G Program Manager di Vodafone – e Andrea Ruckstuhl, direttore EMEA di Landlease ovvero della società incaricata di trasformare l’area dell’ex Expo, ora ribattezzata MIND (Milano INnovation District). “Medicina di precisione, IoT (Internet of Things), agricoltura avanzata: il Programma Strategico che come Foro abbiamo analizzato fa scelte di campo decisive – ha commentato dunque Calderini -. E parte dalla centralità della persona, un punto fondamentale. Per fare innovazione però servono anche piani di politica industriale. E le istituzioni devono saper usare la domanda pubblica per stimolare l’innovazione, con strumenti come gli appalti pubblici pre commerciali purtroppo ancora poco diffusi”.

NUOVI SERVIZI E SPERIMENTAZIONI

La centralità dei cittadini è poi alla base della sperimentazione 5G che Vodafone sta conducendo a Milano, ha assicurato Sabrina Baggioni, “con 41 servizi in tutti i campi, dalla salute alla mobilità: i primi 31 saranno attivi già entro il 2018”. Anche su questo fronte determinante poi è e sarà l’innovazione aperta: “Si tratta di una tecnologia agli albori, che stiamo costruendo di giorno in giorno in collaborazione con 38 tra imprese e istituzioni – ha aggiunto Baggioni -, abbiamo poi lanciato una call per coinvolgere start up e Pmi”. Tra le possibilità offerte dalla nuova tecnologia di trasmissione dei dati (si parla di 10 o anche 20 Gb al secondo) anche quella dell’ambulanza collegata in tempo reale con il personale medico in remoto: così che chi sale su un mezzo di soccorso si troverà di fatto assistito come se si trovasse già in ospedale.

L’area MIND su cui lavora Landlease si offre invece come un “living lab”, in cui sperimentare fin d’ora tecnologie innovative ora ancora di nicchia come appunto il 5G. E come l’auto a guida autonoma che rappresenta “uno dei campi di battaglia per la leadership industriale di domani” ha ricordato Albonetti, oltre a essere uno dei fulcri della Smart Mobiity, insieme all’Intelligenza artificiale per la gestione dei flussi di traffico. “Abbiamo una grande occasione – ha spiegato Andrea Ruckstuhl - per essere i primi a progettare la città del futuro, coinvolgendo le eccellenze del territorio”.

I PROSSIMI PASSI

A partire da 5G e area MIND dunque ben si comprende l’ambizione di Milano e della Lombardia di offrirsi come un grande laboratorio di politiche dell’innovazione, da esportare poi anche in altre regioni o territori: “L’obiettivo è realizzare dei luoghi fisici di sperimentazione delle tecnologie, penso all’autodromo di Monza ma anche a MIND – ha riassunto il vicepresidente Sala - e individuare gli interventi di policy e regolamentazione necessari. La Lombardia si candida a essere una regione laboratorio”.

Sala punta anche a portare in Lombardia una delle ZES, Zone a Economia Speciale previste dal piano Ue di Juncker e finora appannaggio di pochi in Europa (vedi la Polonia) e in Italia della sola Campania: “Ne stiamo discutendo proprio in questi giorni”.

Da qui a settembre poi verranno lanciate quattro Academy ovvero, come spiegato dal direttore Albonetti, quattro laboratori con soggetti diversi per elaborare proposte di politiche pubbliche e di interventi innovativi su ambiti sempre più rilevanti: Amministrare per piattaforme; Internazionalizzazione e Data Federation; Intelligenza Artificiale; Domanda pubblica di Innovazione.

E ancora, Regione Lombardia accenderà i riflettori su ricerca e innovazione con una serie di appuntamenti. Il primo sarà quello di Campus Party, in programma dal 18 al 22 luglio a Rho Fiera, fiera in tenda per giovani talenti: “L’idea migliore è andare a cercare le idee migliori là dove si trovano, noi lo faremo rivolgendoci a startupper e imprenditori di domani”, ha sottolineato il vicepresidente di Regione. Quindi il World Manufacturing Forum, la fiera internazionale del manifatturiero il 27 e 28 settembre a Cernobbio. L’8 novembre infine sarà la volta della seconda edizione della Giornata della Ricerca, con l’assegnazione del Premio “Lombardia è ricerca da 1 milione di euro. Le iscrizioni per l’evento, al Teatro alla Scala di Milano, si sono aperte proprio il 26 su Open Innovation, piattaforma definita da Sala “una creazione incredibile”: perché “il futuro è interattività, cogliere i suggerimenti che arrivano dalla gente”.

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