Che obiettivi si è data l’Unione Europea sul tema dell’istruzione ed educazione per la prima infanzia (ECEC)? Quali sono le differenze tra i vari Paesi europei, e quale il grado di continuità con il resto del sistema dell’istruzione?
In un interessante articolo, l’analista Akvile Motiejunaite-Schulmeister con il supporto dell’Unità Nazionale Italiana di Eurydice sostiene la necessità di orientamenti più chiari per promuovere una ECEC (Early childhood education and care) di qualità.
La premessa è che l’ECEC costituisce un passaggio fondamentale nello sviluppo dei bambini, e che può incidere in modo significativo sulla loro futura acquisizione di competenze.
Il documento, sia in inglese che in italiano, indica che negli ultimi dieci anni metà degli Stati membri dell’UE ha ampliato i diritti legali dei minori di accedere all’ECEC, ma le riforme significative che migliorano l’integrazione del sistema ECEC sono state scarse.
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