È salito per la terza volta sul palco del Teatro alla Scala il professor Paolo Veronesi, presidente dell’omonima Fondazione che da tre anni collabora con Regione Lombardia per la promozione della Giornata della Ricerca intitolata a suo padre, Umberto Veronesi. L’8 novembre, in cui si celebra la Giornata, è infatti l’anniversario della scomparsa del grande oncologo.
In questo video Veronesi spiega perché il focus dell’edizione 2019 sull’Healthy Ageing sta particolarmente a cuore alla Fondazione. Lo fa con alcune cifre molto significative e illustrando anche quali problemi si apriranno:
La Fondazione Veronesi nel 2019 ha sostenuto 198 borse di ricerca in molte aree ovvero oncologia anzitutto, ma anche neuroscienze, cardiologia, nutrigenomica e stili di vita: tutti ambiti che interessano in modo particolare gli over 65.
Quello disegnato dal professor Veronesi sull’invecchiamento è poi uno scenario globale, ma ci sono altre cifre da considerare in particolare per l’Italia. Cifre che hanno motivato tra l’altro la scelta, da parte di Regione Lombardia, del tema dell’invecchiamento in salute per il Premio internazionale “Lombardia è Ricerca” 2019, consegnato proprio l’8 novembre al biologo molecolare Guido Kroemer (qui la descrizione della sua scoperta).
Ecco allora il quadro italiano, dato dalle statistiche sulle aspettative di vita. Nel 2015, l’attesa di vita media in Italia di 79,6 anni per gli uomini e di 84,6 anni per le donne. Molto più bassa però era l’aspettativa media di vita in salute: 70,6 anni per gli uomini e 73,1 per le donne.
Questo significa che per entrambi i sessi gli ultimi dieci anni di vita o anche più sono segnati da una serie di patologie, spesso croniche, che ne compromettono il benessere. Un problema tipico delle società occidentali, anche perché in queste ultime dove l’aspettativa di vita media è più alta di quella del resto del mondo. È chiaro dunque che la prevenzione diventa una priorità per tutti i sistemi sanitari, in particolare della zona UE dove la percentuale di popolazione over 65 è destinata a crescere di più.
Da qui la decisione di Regione Lombardia di offrire sostegno e impulso a una ricerca che puntasse - come quella di Kroemer - a prolungare la longevità delle cellule, proteggendole da alcune delle patologie più frequentemente associate all’invecchiamento.