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17/02/2020

Blockchain nella filiera alimentare, la consultazione chiude con 6.200 partecipanti

Valutata la sperimentazione di Regione sulla tracciabilità di prodotti animali

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

La consultazione sulla sperimentazione della Blockchain nel comparto agroalimentare, partita nei mesi scorsi, si è conclusa venerdì 14 febbraio con una risposta positiva: sono quasi 6.200 le persone - cittadini e stakeholder - che hanno voluto esprimere una valutazione sull’iniziativa di Regione Lombardia, per certificare la tracciabilità di prodotti animali di due filiere lombarde grazie alla nuova tecnologia.

Più precisamente, sono 6.186 i questionari compilati tramite la piattaforma Open Innovation.

I risultati saranno ora analizzati nel dettaglio, per capire come trasformare il sistema della tracciabilità degli alimenti di origine animale in un servizio stabile e consolidato. Intanto, di Blockchain si è parlato in Consiglio Regionale, in occasione della recente approvazione all’unanimità di una risoluzione riguardante la creazione di una piattaforma informatica multifunzionale, e l’applicazione dei servizi di tracciabilità e rintracciabilità ai prodotti agroalimentari proprio tramite la “catena di blocchi”.

Blockchain, da sperimentazione a strumento consolidato

“Nel mese di dicembre è partita una fase di valutazione e sperimentazione del sistema Blockchain sviluppato con l’avvio di una consultazione pubblica, rivolta a consumatori e stakeholder rilevanti per il processo di tracciamento delle filiere. Ora che questo passaggio si è concluso, analizzeremo i risultati per capire come rendere la sperimentazione un servizio stabile e consolidato a disposizione dei cittadini Lombardi”: così il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e l’assessore ad Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi.

Sviluppo della Lombardia

“Ci stiamo concentrando per estendere le sperimentazioni Blockchain a tutto il territorio lombardo – ha sottolineato Fabrizio Sala – coinvolgendo anche diversi ambiti, partendo da imprese e sanità. Il voto favorevole espresso all’unanimità dal Consiglio Regionale, come avvenuto qualche mese fa per l’approvazione del Programma strategico triennale per la ricerca e l’innovazione, testimonia – ha concluso Sala – che i temi in questione sono fondamentali per lo sviluppo della Lombardia”.

Agroalimentare lombardo

“Si tratta – ha aggiunto l’assessore Rolfi – di un sistema che applicato alla tracciabilità degli alimenti di origine animale può svolgere un ruolo fondamentale a tutela del consumatore, contro frodi e contraffazioni e al contempo può contribuire a garantire l’autenticità dei dati per assicurare la qualità del prodotto. Abbiamo deciso di iniziare il percorso con le filiere di carne e latte perché sono alla base dell’alimentazione e dell’economia della Lombardia. Il nostro comparto agroalimentare è il più sicuro e controllato al mondo. Vogliamo valorizzarlo anche con questi sistemi”.

Tracciabilità e trasparenza

L’obiettivo della sperimentazione sui prodotti agroalimentari è stato quello di dare evidenza dell’attività e dei controlli svolti da tutti gli attori e organi intermedi a vantaggio del consumatore finale, perché garantisce la tracciabilità e la trasparenza delle filiere.

Con una semplice scansione del QR code, posizionato sull’etichetta della confezione di carne o della bottiglia di latte, il consumatore può risalire alla storia degli alimenti e visualizzare le informazioni generali del prodotto carne (matricola del bovino, paese di nascita o alimentazione) o del latte (scadenza, provenienza del latte crudo o contenuto proteico). Con la garanzia di affidabilità e tracciabilità fornita dalla tecnologia Blockchain, che consente di registrare i dati in maniera immutabile.

La sperimentazione è realizzata in collaborazione con il Consorzio lombardo produttori carni bovine, composto da 421 soci e 491 allevamenti con un patrimonio zootecnico di oltre 100 mila bovini, e con la Latteria sociale Valtellina, società che tratta oltre 33 milioni di litri all’anno di latte.

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