Fino a poche settimane fa, lo smart working (o lavoro agile) riguardava l’8% dei lavoratori.
Oggi, alla luce dell’emergenza sanitaria e delle deroghe normative introdotte per estenderne l’utilizzo, questa modalità innovativa di organizzazione del lavoro coinvolge una platea molto estesa, sia nel settore pubblico che nel privato.
In un breve periodo verrà quindi accumulata un'ampia conoscenza pratica su questo tema, che è importante raccogliere e valorizzare.
Regione Lombardia promuove perciò una consultazione rivolta a imprese e lavoratori, a cui chiede di condividere la propria esperienza di lavoro agile, evidenziando le criticità incontrate, le esigenze emerse, gli strumenti utilizzati, e le eventuali best practice messe in atto.
L’obiettivo è trasformare l’attuale anomalia storica in una occasione di dialogo e di incremento della conoscenza dei bisogni di tutte le parti in causa, per intraprendere un’azione di guida nelle strategie di governo dello smart working che consentano di superare le barriere normative, tecnologiche e culturali esistenti e di promuoverne un utilizzo diffuso, efficace ed efficiente.