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17/07/2020

Nuove università europee: ci sono anche Politecnico di Milano e ateneo di Pavia

Dal secondo bando della Commissione UE altre 24 alleanze transnazionali per rafforzare l’istruzione

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Mettere in comune risorse fisiche e online, corsi, competenze, dati e infrastrutture, grazie ad alleanze transnazionali tra atenei di tutta Europa.

Questo l’obiettivo con cui la Commissione Europea ha attivato le Università Europee, appunto consorzi transnazionali di istituti di istruzione superiore di tutta l’UE che si uniscono a beneficio degli studenti, degli insegnanti e delle società.

Il 9 luglio allora sono stati pubblicati gli esiti del secondo bando sull’Iniziativa Università Europee, attraverso cui sono stati selezionati - su 62 candidature perveute - 24 consorzi di università europee per un totale di 165 istituti coinvoltidi 26 Stati membri e di altri paesi che partecipano al programma Erasmus+ (vedi allegato).

Tra le università incluse nei consorzi selezionati anche il Politecnico di Milano (consorzio ENHANCE) e l’Università degli Studi di Pavia (consorzio EC2U), che si aggiungono alle altre università lombarde (Bocconi e Statale di Milano) che erano state selezionate nell’ambito del primo bando lo scorso anno.

Obiettivi e fondi

Queste università approfondiranno la cooperazione tra gli istituti coinvolti, gli studenti e il personale e condivideranno risorse, corsi, competenze, dati e infrastrutture. Grazie ad una collaborazione più stretta, accresceranno la propria capacità di affrontare le sfide che le attendono durante la ripresa e a più lungo termine e di promuovere una transizione verde e una transizione digitale inclusive, a vantaggio dei loro studenti e di tutti gli europei.

Le nuove 24 università europee si aggiungono alle prime 17 alleanze di istituti di istruzione superiore già selezionate nel 2019. Con il sostegno finanziario dei programmi Erasmus+ e Orizzonte 2020, le università europee migliorano la qualità, l’inclusione, la digitalizzazione e l’attrattività dell’istruzione superiore europea.

“Una risposta forte alla richiesta degli studenti di maggiore libertà di studiare in tutta Europa, alla richiesta degli insegnanti e dei ricercatori di migliorare la condivisione delle conoscenze, e alla richiesta degli istituti di istruzione superiore di mettere in comune le risorse - ha sottolineato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo -. Con 41 università europee che coinvolgono 280 istituti, e il sostegno di 287 milioni di euro dal bilancio dell’UE, lo spazio europeo dell'istruzione sta diventando una realtà tangibile per molti”.

“La pandemia di COVID-19 ha dimostrato che una cooperazione più stretta tra paesi, discipline e culture è l’unico modo per riprendersi dalla crisi e diventare più resilienti - ha osservato poi Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani -. Queste università europee sono un elemento fondamentale dello spazio europeo dell’istruzione”.

Programmi on line comuni, un aiuto per il lockdown

Recentemente la Commissione ha condotto un’indagine sulle 17 università europee esistenti, selezionate l’anno scorso.

Dai risultati emerge che il 96% degli istituti ritiene che sarebbe stato meglio preparato ad affrontare la pandemia di Coronavirus se l’università europea a cui appartiene fosse già stata pienamente operativa (le università europee sono state costituite 6-9 mesi fa).

Oltre il 60% ritiene che l’appartenenza a un’università europea si sia già rivelata utile per affrontare le difficoltà correnti connesse alla crisi. Tra i buoni esempi figurano la creazione di campus interuniversitari virtuali e l’offerta di corsi misti comuni e di unità didattiche comuni integrati nei programmi di tutte le università aderenti.

Le università europee mirano anche a sostenere ulteriormente l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, con l’opportunità di ottenere microcredenziali al completamento di corsi o moduli di breve durata.

Gli istituti coinvolti

Le alleanze includono diversi tipi di istituti di istruzione superiore, dalle università di scienze applicate alle università tecniche e dalle scuole di cinema, arte e media agli istituti comprensivi e ad alta intensità di ricerca.

Ogni alleanza è composta in media da sette istituti di istruzione superiore. Alcune coprono tutte le discipline, altre si concentrano sullo sviluppo sostenibile, la salute e il benessere, la digitalizzazione e l’Intelligenza artificiale, l’arte, l'ingegneria o lo Spazio.

 

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