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09/09/2020

Covid-19, sospesi i nuovi test del vaccino italo-inglese di AstraZeneca

L’azienda lavora con l’Irbm di Pomezia. Stop per la reazione avversa su uno dei 50 mila volontari

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Reazione avversa in un paziente di una della prime sperimentazioni ‘in corsa’ per un vaccino contro il Covid-19: quella, nello specifico, portata avanti dalla colaborazione tra la multinazionale biofarmaceutica svedese - britannica AstraZeneca e l’Università di Oxford.

Si tratta di una sperimentazione in cui l’Italia ha un ruolo attivo con la Irbm di Pomezia, e da cui peraltro tutti i Paesi dell’Unione Europea attendevano le prime dosi, previste in consegna entro la fine del 2020.

Ad agosto la Commissione Europea aveva concordato le prime basi di un contratto proprio con AstraZeneca per ottenere - non appena ne fosse dimostrata la sicurezza e l’efficacia - l’acquisto di 300 milioni di dosi (20 delle quali ad esempio per l’Italia) da destinare agli Stati membri dell'UE, con un'opzione per altri 100 milioni di dosi.

Ora lo stop, seppure temporaneo, diventa un ostacolo alla consegna entro fine anno.

Cosa è successo

Come spiega la stessa AstraZeneca, uno solo dei partecipanti alla sperimentazione, pare in Gran Bretagna, ha accusato una seria potenziale reazione avversa. Questo ha indotto una mossa precauzionale: l’azienda ha deciso di fermare le vaccinazioni in nuovi Paesi.

Lo stop insomma è relativo: attualmente la vaccinazione sperimentale su volontari è in corso su 50 mila persone in 5 Paesi, e questa va avanti in attesa che un Comitato scientifico di esperti indipendenti si pronunci sull’unico quadro clinico avverso emerso nella sperimentazione (la reazione avversa ha interessato solo uno dei 50 mila soggetti coinvolti): si tratta di stabilire insomma se il disturbo osservato è legato al vaccino o se invece si è determinato in modo casuale.

Si tratta di un’ “azione di routine” che si verifica ogni volta che c'è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test, nota l’azienda biofarmaceutica che sottolinea anche il rigore e la serietà dei propri test che proprio lo stop dimostrerebbe.

Il contesto

Negli USA il presidente Trump ha parlato di un vaccino pronto in tempi strettissimi (prima delle elezioni presidenziali di novembre), suscitando i dubbi degli esperti.

In particolare, in campo ci sono due altre sperimentazioni di rilievo per altrettanti vaccini contro il Covid-19, basati però su un meccanismo diverso da quello di AstraZeneca. Entrambe sono condotte negli USA, una da Moderna e l’altra da Pfizer e BioNTech.

In questo contesto, allora, da nove colossi della farmaceutica coinvolti nella ricerca del vaccino anti - Covid è arrivata una nota, in cui si sottolinea che verranno rispetatti tutti i passaggi dei protocolli di sicurezza previsti per i vaccini.

 

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