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27/11/2020

Trasporti e mobilità sostenibile, gli scenari futuri

La ‘sfida’ tra idrogeno ed elettrico per la decarbonizzazione, le prospettive del mercato automotive

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Entro il 2050 la Commissione Europea si è impegnata nel raggiungimento della neutralità climatica ed è certamente la decarbonizzazione del settore dei trasporti – che attualmente è responsabile del 30% delle emissioni totali di CO2 – una delle sfide principali, se non la più importante e strategica.

La mobilità elettrica è il settore che sta crescendo a maggior ritmo, come ha certificato Boston Consulting Group che nel gennaio del 2020 ha corretto al rialzo le stime relative alla quota di mercato globale dell’elettrico con un terzo del mercato al 2025 e ben il 51% al 2030. Il fattore chiave è certamente il costo delle batterie al litio, che dal 2010 al 2019 è calato dell’87%. Secondo Bloomberg New Energy Finance è un trend che potrebbe rendere realmente competitivi i veicoli elettrici rispetto a quelli alimentati combustibili fossili già entro il 2023. Anche le aziende stanno puntando con sempre maggior forza sull’elettrico: la quota di mercato delle vetture di nuova generazione ha superato il 7% nei soli primi tre mesi del 2020, in forte incremento rispetto al 3% del 2019.

Il fattore H2

Il secondo comparto su cui si concentrano investimenti e ricerca è quello della combustione a idrogeno, che potrebbe posizionarsi come il combustibile del futuro proprio per la sua caratteristica principale: non produrre alcun tipo di emissioni inquinanti, ma unicamente vapore acqueo. I costi di produzione di questa tipologia di veicoli sono a oggi ancora più alti di quelli del petrolio e tecnologicamente complessi, per questo motivo è raro trovarne sul mercato, ma le potenzialità non mancano e la ricerca fa grandi passi avanti: e comunque il calo netto dei prezzi dell’energia rinnovabile nonché degli elettrolizzatori ha ridotto il gap dei costi in modo impensabile fino a qualche anno fa. Una componente negativa rilevante consiste ancora nella sua perdita di efficienza ogni qual volta che viene trasportato e conservato, ma anche nel processo di conversione in elettricità nelle celle a combustibile.

I cambiamenti nel settore dell’energia, come accade già da molto tempo, modificano anche equilibri politici ed economici. La disponibilità di acqua e la capacità produrre e trasportare idrogeno saranno i fattori determinanti per i nuovi scenari internazionali futuri: grandi esportatori attuali di gas e petrolio potrebbero perdere le proprie posizioni di leader a favore di altre realtà ora meno legate ai combustibili fossili.  

 

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