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26/06/2023

Con l’Intelligenza Artificiale diagnosi della Risonanza Magnetica in 10 secondi

Progetto pilota di giovani ricercatori della Fondazione Mondino di Pavia per malattie neuromuscolari

Redazione Open Innovation

L’Intelligenza Artificiale sempre più al servizio della Medicina. Come nel progetto pilota, presentato a Pavia, per leggere in pochi secondi, fino a un massimo di dieci, le immagini di una Risonanza Magnetica e ottenere informazioni accurate sulle proprietà dei tessuti patologici, proprio grazie all’uso dell’IA, che consentono un avanzamento significativo nel campo della diagnosi e del monitoraggio di malattie rare neuromuscolari.

I ricercatori del Centro BioData Scienza della Fondazione Mondino di Pavia

L’impiego sperimentale delle reti neurali per l’acquisizione delle immagini di Risonanza Magnetica è dunque l’oggetto del progetto di ricerca sviluppato alla Fondazione IRCSS Mondino dal trentenne Leonardo Barzaghi e dalla ventiseienne Raffaella Fiamma Cabini, dottorandi del Centro ‘BioData Science’ dello stesso Mondino, coordinato dalla professoressa Silvia Figini.

Sono stati loro, già laureati in fisica a Pavia e Milano, a presentarlo in anteprima mondiale al ‘CompMat Spring Workshop’, l’evento dedicato alle nuove frontiere del Machine Learning.

Lo sviluppo degli algoritmi nel progetto pilota per malattie neuromuscolari

Grazie a due borse di studio finanziate dal centro neurologico di eccellenza, i due ricercatori hanno studiato lo sviluppo degli algoritmi di Machine Learning e Deep Learning per la previsione di biomarcatori quantitativi delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico.

L’uso dei modelli più evoluti di Intelligenza Artificiale consente oggi di accelerare i tempi di lettura della Risonanza Magnetica e di acquisizione delle informazioni quantitative della patologia come, ad esempio, quelle relative alla quantità dell’infiammazione, dell’atrofia e la percentuale di grasso. Grazie alle reti neurali si possono ottenere immagini in pochi secondi, abbattendo i tempi dei metodi standard, quantificabili in ore.

Un esempio di eccellenza lombarda

“Un ottimo esempio di come funzionano bene le nostre Università e i nostri centri di ricerca - nota l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi -. Sono molto orgoglioso per il grande risultato che è stato raggiunto da due giovani ricercatori lombardi. Grazie a questa innovazione verranno abbattuti i tempi necessari per la lettura delle immagini della Risonanza Magnetica, nonché ridotto il rischio di errore. Le strutture sanitarie potranno avere un importante risparmio di tempo. Aspetto dunque i ragazzi in Regione per complimentarmi con loro”.

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