L’Intelligenza Artificiale sempre più al servizio della Medicina. Come nel progetto pilota, presentato a Pavia, per leggere in pochi secondi, fino a un massimo di dieci, le immagini di una Risonanza Magnetica e ottenere informazioni accurate sulle proprietà dei tessuti patologici, proprio grazie all’uso dell’IA, che consentono un avanzamento significativo nel campo della diagnosi e del monitoraggio di malattie rare neuromuscolari.
I ricercatori del Centro BioData Scienza della Fondazione Mondino di Pavia
L’impiego sperimentale delle reti neurali per l’acquisizione delle immagini di Risonanza Magnetica è dunque l’oggetto del progetto di ricerca sviluppato alla Fondazione IRCSS Mondino dal trentenne Leonardo Barzaghi e dalla ventiseienne Raffaella Fiamma Cabini, dottorandi del Centro ‘BioData Science’ dello stesso Mondino, coordinato dalla professoressa Silvia Figini.
Sono stati loro, già laureati in fisica a Pavia e Milano, a presentarlo in anteprima mondiale al ‘CompMat Spring Workshop’, l’evento dedicato alle nuove frontiere del Machine Learning.
Lo sviluppo degli algoritmi nel progetto pilota per malattie neuromuscolari
Grazie a due borse di studio finanziate dal centro neurologico di eccellenza, i due ricercatori hanno studiato lo sviluppo degli algoritmi di Machine Learning e Deep Learning per la previsione di biomarcatori quantitativi delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico.
L’uso dei modelli più evoluti di Intelligenza Artificiale consente oggi di accelerare i tempi di lettura della Risonanza Magnetica e di acquisizione delle informazioni quantitative della patologia come, ad esempio, quelle relative alla quantità dell’infiammazione, dell’atrofia e la percentuale di grasso. Grazie alle reti neurali si possono ottenere immagini in pochi secondi, abbattendo i tempi dei metodi standard, quantificabili in ore.
Un esempio di eccellenza lombarda
“Un ottimo esempio di come funzionano bene le nostre Università e i nostri centri di ricerca - nota l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi -. Sono molto orgoglioso per il grande risultato che è stato raggiunto da due giovani ricercatori lombardi. Grazie a questa innovazione verranno abbattuti i tempi necessari per la lettura delle immagini della Risonanza Magnetica, nonché ridotto il rischio di errore. Le strutture sanitarie potranno avere un importante risparmio di tempo. Aspetto dunque i ragazzi in Regione per complimentarmi con loro”.