Se, infatti, il 2017 e il 2018 sono stati anni orientati all’acquisto delle macchine – anche grazie al traino del piano nazionale Impresa 4.0 – il 2019 dovrà essere giocoforza orientato all’applicazione, alle conoscenze e alla massimizzazione delle potenzialità insite nelle nuove apparecchiature digitali entrate nelle Pmi.
«Anche per questo siamo convinti che questo seminario possa intercettare appieno le esigenze di tutti coloro che operano a vario titolo nel settore manifatturiero, in provincia di Varese e non solo» spiega il responsabile di Faberlab, Davide Baldi, fermamente convinto dell’importanza di fare da trait d’union tra conoscenza e applicazione mettendo a confronto con le imprese i maggiori player del settore.
È il caso, numeri alla mano, di Fanuc che il 2 aprile dalle 17.30 alle 20.30 porterà la propria esperienza in termini di connessione della fabbrica e robotica nella sede di Tradate di Faberlab.«Dalla fondazione di Faberlab a oggi abbiamo cercato di avvicinare aziende e tecnologia senza forzare i processi ma accompagnandoli, e supportandoli con la diffusione delle competenze – prosegue Baldi – Oggi, ancora di più, questo ruolo è di fondamentale importanza».
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Qualche nota su Fanuc.
Azienda presente nella Nikkei top 15 e fondata nel 1956 da Seiuemon Inaba, vero e proprio pioniere del concetto di controllo numerico, Fanuc ha ancora oggi i propri headquarters a Oshino, a poca distanza dal monte Fuji.
È qui, su una superficie di 1,5 milioni di metri quadrati, che operano i 12 centri di ricerca e sviluppo che hanno consentito all’azienda di guadagnare la leadership del settore e raggiungere nel 2015 un fatturato di sei miliardi di dollari.Alle fondamenta del successo una capacità produttiva con numeri da capogiro: 1,5 milioni di servomotori, 300mila macchine a controllo numeri, 60mila robot e 60 mila centri di lavoro verticali di ultima generazione. Quasi duemila oscillatori laser.