La Commissione europea, insieme a un team di esperti internazionali, con l’apporto di oltre 5 mila tra dirigenti scolastici, insegnanti e studenti delle nazioni dell’UE, ha sviluppato un nuovo strumento concepito per aiutare le scuole a integrare le tecnologie digitali nella didattica, nell’apprendimento e nella valutazione degli studenti.
“Selfie” - questo il suo nome, acronimo per Self-reflection on Effective Learning by Fostering the use of Innovative Educational Technologies - permette di evidenziare cosa va bene, quali miglioramenti sono necessari e quali dovrebbero essere le priorità.
Come funziona
Il nuovo strumento raccoglie – in modo anonimo – le opinioni di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici sull’uso della tecnologia nella propria scuola. A questo scopo SELFIE usa brevi affermazioni e domande e una semplice scala di approvazione da 1 a 5. Le affermazioni riguardano ambiti quali la dirigenza, l’infrastruttura, la formazione degli insegnanti e la competenza digitale degli studenti.
Oltre alle affermazioni e domande prestabilite i coordinatori scolastici possono selezionare o aggiungere altre voci rilevanti per le esigenze e il contesto di ciascuna scuola.
Una volta che i partecipanti hanno risposto alle domande, SELFIE genera una relazione per la scuola che presenta i risultati aggregati in modo visivo e interattivo. Questi risultati sono interamente anonimizzati. La relazione appartiene alla scuola e soltanto questa può accedervi.
Attraverso Selfie è possibile elaborare risposte a domande strategiche sull’utilizzo della tecnologia a scuola e generare azioni concrete. SELFIE è a disposizione delle scuole primarie, secondarie e di formazione professionale in tutta Europa e altrove. Può essere utilizzato da qualsiasi scuola – non soltanto quelle con livelli avanzati di infrastrutture, attrezzature e uso della tecnologia.
È possibile scoprire tutti i dettagli del nuovo strumento e aderire al progetto attraverso il portale dedicato, a questo link.
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