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Sensori ottici autoalimentati per impieghi medicali

La maggior parte dei sensori ottici richiede un'alimentazione esterna, ma non è così per il nuovo fotodetettore scalabile sviluppato da un'università tedesca. Questo fotodetettore può anche essere processato o prodotto su base flessibile utilizzando il processo MOCVD. Le possibili applicazioni includono impianti senza batteria per la tecnologia medica. L'università offre un accordo di licenza e/o un accordo di cooperazione tecnologica.

Full description

I fotodetettori e i sensori optoelettronici di solito necessitano di un'alimentazione per il processo fotoelettrico interno che converte la luce in un segnale elettrico. Questo non è il caso dell'invenzione di un'università tedesca, il fotodetettore autoalimentato, che non richiede alcuna alimentazione esterna. Ciò è reso possibile da una giunzione eterogiunzione di due diversi dicalcogenuri di metalli di transizione. I diversi potenziali chimici dei due materiali separano i portatori di carica generati dalla luce. L'eterogiunzione è anche incorporata in strati di trasporto di lacune o elettroni appositamente adattati situati sopra e sotto di essa per condurre l'energia dai portatori di carica ai contatti metallici esterni con la minima perdita possibile. Per la produzione di dicalcogenuri di metalli di transizione con uno spessore di nanometri, viene utilizzato un metodo MOCVD noto dall'industria dei semiconduttori ed è noto per essere scalabile. Il processo può anche essere applicato alla plastica.

Questo'invenzione è vantaggiosa in settori come la produzione di sensori optoelettronici il cui design concettuale proibisce l'uso di fonti di alimentazione esterne, come nel caso dei sensori ottici biocompatibili nella tecnologia medica. I concetti di fotodetettori autoalimentati consentono di ridurre le dimensioni dei componenti, la complessità della produzione e i costi associati. L'operazione senza tensione consente applicazioni in situ e remote, specialmente per l'Internet delle cose (IoT).

L'università offre un accordo di licenza alle aziende operanti nei settori dell'ingegneria elettrica, della tecnologia dei semiconduttori, dei fotodetettori e dei sensori ottici. Se c'è interesse nello sviluppo ulteriore del processo, l'università offre anche la possibilità di una cooperazione tecnologica.


Nota: questa proposta di collaborazione è stata tradotta automaticamente. La traduzione dei  termini tecnici potrebbe essere imprecisa. Ulteriori informazioni in inglese sono disponibili su richiesta

Advantages/ Innovation

I principali vantaggi e aspetti innovativi di questa tecnologia sono:

Non richiede una fonte di alimentazione esterna
Autoalimentato energeticamente
Fotodetettori scalabili
Utilizza il metodo MOCVD
Processo di produzione adatto a substrati flessibili

IPR Status
Brevetto depositato
Stage of development
Non applicabile
Type of partnership
Investimento - Accordo di ricerca e sviluppo
Type and size of partner
Grande azienda - Microimpresa - PMI < 50 - PMI > 50 - Altro
Ruolo/ Contributo del partner cercato

L'università offre un accordo di licenza alle aziende che operano nei settori dell'ingegneria elettrica, della tecnologia dei semiconduttori, dei fotorilevatori e dei sensori ottici. L'università offre inoltre la possibilità di collaborare per migliorare ulteriormente la tecnologia o sviluppare nuove applicazioni. Ciò favorisce la trasferibilità di conoscenze e tecnologie dall'ambito accademico a quello industriale, promuovendo l'innovazione e la commercializzazione delle scoperte universitarie.

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