La partecipazione dei cittadini nel disegno dei servizi
Alice Verioli
Published on 17/03/2016
Last update: 15/02/2017 at 17:07
Si parla spesso di partecipazione dei cittadini nella progettazione dei servizi, soprattutto in ambito pubblico. Le pratiche partecipative sono infatti suggerite da molte organizzazioni internazionali e sono promosse da programmi europei. In Italia la spinta si è focalizzata soprattutto nell’ambito della riqualificazione urbana, delle politiche sociali e degli interventi di sviluppo locale. Si pensi ad esempio ai progetti di partecipazione nel settore delle politiche sociali e alle pratiche messe in atto per la realizzazione dei piani di zona. Altro esempio è quello delle consensus conferences nella tecnoscienza in cui i cittadini comuni sono chiamati a dare una loro opinione su temi tecnico scientifici.
Il coinvolgimento dei cittadini può quindi avvenire su temi di carattere generale e può coinvolgere un numero di soggetti variabile: un comune, una grande città, una regione, una nazione. La dimensione comporta problemi organizzativi differenti: più è grande più l’inclusione dei soggetti è complicata e problematica. Per questo motivo, i contesti di prossimità e la dimensione locale è l’ambito di sperimentazione preferito, come ad esempio il coinvolgimento dei cittadini del comune di Bergamo per il progetto smart city di creazione di una “Agenda di famiglia” SPAC3 (www.spac3.it) che riguarda la digitalizzazione dei servizi comunali rivolti alle famiglie.
Alcuni approcci sono da utilizzare nella fasi iniziali del processo, servono per definire i problemi, per farsi un’idea, per riflettere sulle proprie e altrui posizioni etc. Altri metodi puntano sull’interazione tra i partecipanti, come ad esempio i focus group. In alcuni casi si chiede alle persone coinvolte di fare ipotesi di servizi ancora non presenti, come ad esempio Action planning.
Sono molte le soluzioni possibili nel disegno di un coinvolgimento attivo della popolazione, fondamentale è però, in fase di progettazione, la scelta delle metodologie corrette in base al contesto.