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Storie di innovazione

17/07/2017

LE AUTO DEL FUTURO SI PRODURRANNO IN LOMBARDIA

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Il futuro delle auto sarà elettrico. E la Lombardia è pronta a giocare un ruolo importante in questa sfida, con la creazione di un primo distretto di componenti elettrificati per veicoli tradizionali e a guida automatica, alimentato da linee di produzione concepite secondo i paradigmi dell’industria 4.0. 

Il primo passo di questa corsa verso il futuro dell’automotive è stato fatto lunedì 17 luglio: nella sede della Brembo a Curno (Bg), il presidente Roberto Maroni e l’assessore a Università, Ricerca e Open Innovation Luca Del Gobbohanno firmato con il presidente di Brembo Spa Alberto Bombassei l’Accordo per la Ricerca che dà il via al progetto Inproves, ovvero «Integrazione di prodotto e processo per la realizzazione di motori elettrici per veicoli stradali». Obiettivo, la creazione già a fine 2019 di prototipi di motori a magneti permanenti del tutto innovativi, perché più leggeri e performanti oltre che meno costosi rispetto a quelli già presenti sul mercato. 

«Quello che firmiamo oggi è un accordo importante perché guarda al futuro della mobilità, all’auto elettrica. Noi vogliamo investire in questa direzione – ha assicurato il governatore Maroni –, affrontando i problemi dell’ambiente e dell’inquinamento, anticipando una tendenza sempre più seguita dalle case automobilistiche. Qui c’è un progetto che ci interessa molto, che vale più di 7 milioni di euro, 4 dei quali mettiamo noi attraverso la nostra legge «Lombardia è ricerca e innovazione» (fondi Por Fesr 2014-2020). Che i grandi nomi dell’auto guardino all’elettrico è innegabile: Volkswagen ad esempio ha annunciato una decina di modelli elettrici già entro la fine dell’anno, e una trentina da qui al 2025. La Cina è attivissima su questo fronte nel settore della ricerca, con l’obiettivo dichiarato di diventare protagonista di quello che sarà il mercato trainante dell’auto di qui a pochi anni.

«Entro fine legislatura – ha ricordato poi il presidente della Regione – raggiungeremo l’obiettivo di destinare il 3% del Pil regionale alla ricerca e all’innovazione, traguardo che ci eravamo dati a inizio mandato.»

UN MIX DI COMPETENZE

Brembo, leader mondiale nella produzione di sistemi frenanti a disco, sarà capofila del partenariato promotore del progetto, che coinvolge in un mix virtuoso e inedito di competenze Magneti Marelli, produttore di livello internazionale di sistemi per automotive ad alta tecnologia; atenei (Politecnico di Milano, Università degli Studi di Bergamo); Pmi (Peri, Mako-Shark e Utp Vision); la startup eNovia e lo spin off universitario Md Quadro. Grande rilievo viene dato dunque al trasferimento di saperi dalle università alle imprese, una carta vincente di assoluto rilievo anche per la realizzazione di linee di produzione tipiche di una «fabbrica intelligente». Saranno una sessantina i ricercatori al lavoro su Inproves per i diversi partner.

DEL GOBBO: VETTURE PIÙ ECOLOGICHE E SICURE

«Si tratta di un traguardo ambizioso, che contribuirà a realizzare le auto del futuro: con motori più performanti e più leggeri, avremo veicoli più ecologici. Quindici chili di peso in meno equivalgono a un grammo/chilometro di emissioni di C02 in meno nell'atmosfera. Inoltre, sarà garantito un più alto livello di sicurezza grazie a un migliore controllo della stabilità. I nuovi prototipi saranno validi sia per le vetture tradizionali, con sistemi avanzati di assistenza alla guida, sia per i veicoli senza conducente, cioè quelli che tutti guideremo in un futuro neanche troppo lontano.»

LA FABBRICA INTELLIGENTE

«La novità di questo progetto – ha aggiunto Del Gobbo – sta anche nell’integrazione tra innovazione di prodotto e di processo, dal momento che i nuovi motori usciranno da una linea produttiva che sfrutta le potenzialità della digitalizzazione e dell’internet delle cose. Questo permetterà un livello di efficienza e di controllo dell’intero processo produttivo più alto e costi più contenuti. “Inproves” si candida insomma a essere avanguardia di un nuovo modello di industria automotive.»

GLI ACCORDI PER LA RICERCA

Inproves è uno dei 32 progetti selezionati dagli “Accordi per la Ricerca” previsti dalla legge 29/2016 “Lombardia è Ricerca”, che rivoluziona l’ottica dei bandi tradizionali favorendo le proposte di negoziazione espresse direttamente da territorio. Per questi Accordi, Regione Lombardia ha stanziato 106 milioni a fondo perduto che veicolano i finanziamenti dei fondi Por Fesr 2014-2020. E grazie al meccanismo del cofinanziamento attiveranno complessivamente 206 milioni di investimenti privati sul territorio. Coinvolti 210 soggetti tra imprese (130) e centri di ricerca (80). 

I BENEFICI PER L’AMBIENTE

La popolazione mondiale si concentrerà sempre più nelle metropoli, con un conseguente aumento del traffico cittadino. Avere veicoli con minori emissioni inquinanti e a guida automatica (in grado di “restituire” al passeggero il tempo sottratto prima dalla conduzione del veicolo) diventerà una necessità imprescindibile. I motori a magneti permanenti a cui punta Inproves saranno indispensabili per vetture dapprima ibride, e in seguito del tutto elettriche, vetture in cui tutti i componenti dovranno poter essere controllati elettronicamente. I sensori di cui saranno dotate controlleranno ad esempio i motori a magneti permanenti del sistema frenante.

IL COMPARTO AUTOMOTIVE LOMBARDO

Secondo l’«Osservatorio del Cluster Lombardo della Mobilità», la filiera dell’automotive lombarda - 1000 aziende, nel 90% dei casi Pmi e produttrici di componentistica – ha un fatturato annuo di 20 miliardi di Euro e costituisce la quinta compagine automotive in Europa.Ma la competizione globale è serrata: chi non punta sull’innovazione rischia non solo di rimanere indietro, ma di uscire dal mercato. In questo contesto allora investire su nuove tecnologie e prodotti all’avanguardia è necessario, ma non sufficiente: occorrono strategie mirate e competenze specifiche, in un’ottica di network. E proprio in questa direzione si muove Inproves. 

LE POSSIBILI RICADUTE SUL TERRITORIO

Inproves conta di avere ricadute rilevantissime sul territorio. La stima è di 500 posti di lavoro, creati o comunque mantenuti a fronte a una crescente competizione globale.

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