Sono 218 i ricercatori europei affermati e impegnati in ricerche innovative a cui il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha assegnato 544 milioni di euro, per sviluppare progetti che spaziano dalla medicina alle scienze sociali, dalla fisica alle scienze umane.
Di questi 21 sono italiani, cifra che ci permette di classificarci al terzo posto dietro alla Germania con 36 e alla Francia con 32, mentre siamo sesti per quanto riguarda il numero dei progetti, 14: anche qui troviamo al primo posto la Germania con 37, seguita dal Regno Unito con 35 e dalla Francia con 32.
Le domande per gli Advanced Grants ERC sono state 1.650: è stato dunque finanziato solo il 13,2% dei progetti.
I centri di ricerca italiani coinvolti
In Italia solamente due realtà sono riuscite ad aggiudicarsi più di un finanziamento, l’Università di Padova e la Fondazione Telethon; un finanziamento a testa invece per le Università di Trento, Roma Tor Vergata, Pavia, Statale di Milano, Europea di Roma e Bocconi, e ancora Elettra Sincrotrone di Trieste, Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), Politecnico di Milano e Fondazione Toscana Life Sciences.
Un risultato positivo dunque per il nostro Paese: gli Advanced Grants sono i finanziamenti europei alle ricerche più innovative, ma sono anche tra i più prestigiosi in assoluto a livello mondiale per quanto riguarda l’ambito scientifico, dal momento che vengono assegnati esclusivamente a ricercatori affermati e con una consolidata esperienza internazionale, e possono arrivare fino a 2,5 milioni di euro di importo per ogni singolo progetto, articolato al massimo in cinque anni.
I 14 progetti finanziati in Italia riguardano settori scientifici molto diversi: dai nuovi metodi per progettare e costruire materiali su scala nanometrica a ricerche su alcune rare eccezioni della matematica, dai segreti del coenzima Q (utilizzato nella cosmesi ma con molte altre applicazioni) all’erosione del tessuto connettivo come possibile causa dell’invecchiamento degli organi.