Ci sono le Smart Grid, le reti intelligenti che abilitano comunicazione bidirezionale tra l’utility e i suoi clienti grazie alle tecnologie digitali, al centro dell’azione del PNRR per creare una rete energetica flessibile, affidabile, sicura.
In particolare, a giugno è stata diffusa l’emanazione del Decreto MITE n. 146 del 6 aprile 2022, recante “Criteri e modalità per la realizzazione dell’Investimento 2.1 Componente 2 Missione 2 del PNRR (rafforzamento smart grid)”.
Il Decreto destina 3,61 miliardi di euro ai concessionari del servizio pubblico di distribuzione di energia elettrica sull’intero territorio nazionale, sotto forma di contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili, per la realizzazione di interventi sia sulla rete elettrica sia sui suoi componenti software, per la trasformazione delle reti di distribuzione e la relativa gestione. Obiettivo, creare le condizioni per l’affermarsi di nuovi scenari energetici in cui possano svolgere un ruolo attivo anche consumatori e prosumer. In particolare, sono ammissibili al finanziamento gli interventi finalizzati a:
- incrementare la hosting capacity, intesa come capacità di ospitare e integrare ulteriore generazione distribuita da fonti rinnovabili per 4 mila MW attraverso interventi di “Smart Grid” (1 miliardo di euro);
- aumentare la potenza a disposizione di almeno 1,5 milioni di abitanti per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici (2,61 miliardi di euro).