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    A Milano il Tech bus connesso alla rete 5G e in ‘dialogo’ con i semafori

    Progetto con Politecnico, Vodafone e IBM: maggiore sicurezza, velocità e poi guida assistita

    di Redazione Open Innovation | 18/06/2021

Ottimizzare la gestione dei semafori e dei passaggi agli incroci, ma soprattutto muoversi a grandi passi verso un percorso di guida autonoma per elevare i livelli di regolarità e sicurezza del trasporto pubblico locale.

Sono questi gli obiettivi che a Milano hanno portato alla realizzazione del progetto di “Tech Bus”, il primo filobus sviluppato attraverso un innovativo progetto di ricerca sulla mobilità che implementa tecnologie cloud ibride connesse alla rete 5G per la guida assistita e nato dalla collaborazione tra Comune di Milano, ATM e Politecnico di Milano, insieme a Vodafone e IBM.

Il filobus della flotta ATM prescelto è quello attivo sulla linea 90/91: dotato di sensori intelligenti a bordo che utilizzano la comunicazione V2I (Vehicle to Infrastructure) per consentire al mezzo di dialogare costantemente lungo il percorso anzitutto con i semafori, così da creare una sorta d ‘onda verde’ che ne favorisca il passaggio.

Un team di ricercatori, ingegneri e tecnici ha infatti installato a bordo del filobus di ATM strumentazioni sofisticate che consentono - grazie alla rete 5G Vodafone e alle Interfacce applicative IBM - il dialogo e uno scambio continuo di informazioni tra veicolo e infrastrutture stradali: dispositivi per lo storage dei dati e la connessione con il filobus saranno installati infatti oltre che sui semafori anche su lampioni e pensiline.

 

In un secondo momento, sempre grazie alla tecnologia 5G sarà inoltre possibile ottenere informazioni aggiuntive per i sistemi di bordo e per il conducente, contribuendo così ad aumentare la sicurezza stradale.

La trasmissione di informazioni tra l'infrastruttura stradale e il mezzo in movimento rende possibile la creazione di una mappa spaziale dei veicoli e di eventuali pedoni e biciclette in transito, così fornire al conducente tutti gli strumenti possibili per prevenire eventuali criticità. Il progetto sperimentale si limita per ora alla linea 90/91, ma non si esclude che nell’arco di pochi anni possa essere esteso ad altre linee di filobus della città.

 

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