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Da Cadorna a Malpensa in 10 minuti, la Lombardia guarda al treno superveloce
Intesa tra FNM e Hyperloop: studio di fattibilità per il mezzo sostenibile
di Redazione Open Innovation | 05/03/2020
Il futuro potrebbe essere un viaggio ad ipervelocità, impatto zero e a levitazione magnetica passiva tra Cadorna e Malpensa. Non è fantascienza, ma un passo importante verso un domani che in Lombardia è già una possibilità concreta grazie all’intesa siglata di recente FNM - il principale Gruppo integrato nel trasporto e nella mobilità del territorio - e Hyperloop Italia, la società che ha portato nel nostro Paese il sogno futuribile lanciato da Elon Musk nel 2012.
L’intesa ha dato il via a uno studio di ingegneria e di fattibilità tecnico-economica-giuridica per valutare la possibilità di realizzare un sistema di trasporto di passeggeri e/o merci dalla stazione di Milano Cadorna alla stazione di Milano Malpensa basato sulla levitazione magnetica passiva, per superare il limite oggi presente per ragioni strutturali dei 600 km/h (in Cina e Giappone) attraverso la tecnologia del ‘vuoto’.
Non a caso la Lombardia è protagonista di un progetto di tale portata e all’avanguardia in Italia e in Europa: come ha sottolineato Lombardia Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese “i risultati ottenuti sugli investimenti che abbiamo fatto in Ricerca e Innovazione hanno proiettato la Lombardia tra le prime aree al mondo per rapporto tra Pil e risorse destinate all’Innovazione. Ci troviamo nella condizione di poterci confrontare, su questo tema, con gli Stati più avanzati”.
La realizzazione del progetto porterebbe naturalmente a una decisa riduzione di tempo di viaggio con tutti i benefici che ne conseguono sia a livello economico che di servizio. In primo piano anche il grande contributo in termini di sostenibilità ambientale attraverso un minor consumo energetico. “Questa è la ricetta giusta - ha aggiunto il vicepresidente - per avere un trasporto veloce, sostenibilità ambientale, risparmio energetico, sviluppo economico, benessere sociale”.
In questo senso, “l’opportunità per il Paese e in primo luogo per la Lombardia è quella di fare sistema con le università che stanno studiando tutte le innovazioni tecnologiche, al servizio di un’idea che sta diventando un progetto non come spettatori ma come testimoni in prima fila. Questo significa portare la cultura dei distretti tecnologici aperti, delle tecnologie condivise, delle piattaforme su cui chiunque può dare un contributo di esperienza”.
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