• Notizie

    Salone del Mobile al via. E l’export dell’arredo lombardo vola

    Monza Brianza è la seconda provincia in Italia per vendite all’estero

    di Redazione Open Innovation | 09/04/2019

Tra rinnovata attenzione alla sostenibilità e alle risorse del territorio, le celebrazioni del genio di Leonardo e un deciso sguardo al futuro il 9 aprile è tornato a Milano il Salone del Mobile, giunto alla sua 58esima edizione e accompagnato dalla miriade di appuntamenti della Milano Design Week e del Fuorisalone.

Una vetrina di tutto rispetto, quella della kermesse del Design, con 370 mila visitatori attesi solo in Fiera. E se l’attesa per il riscontro sui mercati esteri è alta, già oggi i numeri dell’export del settore arredo sono più che positivi. Anche e in particolare per la Lombardia, che sotto questo profilo si colloca al quinto posto tra i 28 Paesi della Ue.

Il primato regionale e quello provinciale

Addirittura, le sole vendite realizzate nelle province di Monza-Brianza, Milano e Como equivalgono a quelle dell’intero mercato francese.

Non solo: quella di Monza-Brianza è la prima delle province italiane per maggiore specializzazione dell’artigianato nella produzione di mobili, la seconda provincia italiana per più alto numero di imprese artigiane registrate nel settore e la seconda della classifica nazionale per valore delle esportazioni di mobili.

I mercati di riferimento

In termini assoluti, l’export del mobile made in Lombardia nel 2018 ha toccato quota 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 5,9% rispetto al 2017.

La principale destinazione della produzione lombarda del settore rimane il mercato francese (con una quota del 13,0%), seguito da quello USA (11,1%), tedesco (8,8%), cinese (7,3%), svizzero (7,1%), il Regno Unito con un piede fuori dalla Ue riceve il 5,1%, la Spagna il 3,2%, solo in coda la Russia (3,2%), il Belgio  (2,5%) e gli Emirati Arabi Uniti  (2%).

Le curiosità

Salone e Milano Design Week sono anche un’occasione per accendere i riflettori sull’innovazione, nel settore ma non solo. Come si farà ad esempio nel ‘distretto’ Tortona, con un’esposizione che invita a riflettere sul possibile sviluppo di emozioni nelle intelligenze artificiali. Molte poi le installazioni centrate sulla necessità di preservare le risorse naturali: vedi “Help”, insieme di gabbie di metallo che raccolgono milioni di tappi di plastica nel cortile della Statale di Milano, vero emblema dell’aggressività dell’inquinamento da plastica. Mentre in zona Navigli “Aqua” evoca l’ingegno leonardesco e insieme la centralità dei canali nella Milano del passato.

CONDIVIDI