-
Approfondimenti
VIDEO Maino (UniMI): “Coprogettare col Terzo settore, ecco il secondo welfare”
La curatrice del 6° rapporto sul tema: strumenti fondamentali anche per i progetti PNRR
di Redazione Open Innovation | 18/01/2024
Spinto da nuove criticità e sfide epocali, il welfare italiano sta cambiando volto: con nuovi attori in campo, provenienti dal Terzo Settore e protagonisti - in quello che viene chiamato “Secondo Welfare” - di un rapporto di collaborazione innovativo tra settore pubblico e privato.
Si tratta di una nuova frontiera dell’innovazione sociale, come spiega Franca Maino, docente del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, Direttrice scientifica del Laboratorio Percorsi di secondo welfare e curatrice del sesto Rapporto sul secondo welfare in Italia, di cui sintetizza i punti salienti in questa video intervista.
Maino ci ricorda anzitutto quali sono i nuovi bisogni a cui fare fronte: povertà (compresa quella educativa e quelle emergenti), invecchiamento della popolazione, transizione ecologica e digitale, conciliazione tra lavoro e carichi familiari.
Bisogni a cui il welfare tradizionale - il cosiddetto primo welfare - non riesce più a dare risposte puntuali ed efficaci.
Ecco allora l’intervento sui territori di molteplici soggetti, capaci di mettere in campo nuovi strumenti, grazie a coprogettazione e coprogrammazione. Uno scenario in cui comunque la PA conserva un ruolo di primo piano, come motore del secondo welfare, così come i territori. Anche in relazione ai progetti PNRR in campo sociale.
Scopri di più, guarda la video intervista:
(per visualizzare il video accedi a Open Innovation selezionando l’opzione “accetta tutti i Cookies”. Clicca qui per l’informativa completa sui Cookies)
Vuoi essere sempre aggiornato?
Partecipa attivamente, accedi a Open Innovation