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    Ricercare e Comunicare 2019: teorie e buone pratiche nel mondo scientifico

    Com'è cambiata la comunicazione? E com'è cambiato il rapporto con la società?

    di Alba L'Astorina | 02/12/2019

Nel 2009, nel corso della Giornata "Ricercare e Comunicare. Teorie e buone pratiche negli enti di ricerca", venivano presentati i risultati delle prime indagini sulla comunicazione della rete scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Canali, obiettivi, strumenti, risorse, professionalità, competenze e aspettative degli attori coinvolti nel processo di comunicazione venivano scandagliati allo scopo di comprendere la misura e il senso - per i ricercatori - di un investimento in attività considerate per anni estranee o non prioritarie per la ricerca. Ne emergeva un quadro molto ricco e ancora poco strutturato, che lasciava intravedere nuovi ruoli per chi fa ricerca e nuove prospettive nel rapporto con la società.

A 10 anni di distanza, il contesto è cambiato in maniera radicale: scienza aperta, citizen science, ricerca e innovazione responsabili (RRI), social media, sono solo alcuni dei fenomeni che hanno investito il mondo scientifico, ridefinendo strumenti, modalità, attori. Oggi sono gli stessi soggetti - pubblici e privati - che finanziano la ricerca scientifica ad aver reso inderogabile la richiesta di comunicare, chiedendo di andare oltre il trasferimento dei risultati e dei prodotti, e prediligendo pratiche capaci di aprire il processo stesso di ricerca al coinvolgimento di altri attori fin dalla costruzione della domanda di ricerca. Un FARE scienza CON e PER la società - per usare un'espressione introdotta dal Programma Quadro Europeo Horizon2020 e in particolare dalla RRI - dove tutti possano diventare co-responsabili dell'innovazione; dove la pluralità di conoscenze, esperienze, aspettative e visioni possa farsi garanzia di una nuova qualità della ricerca e delle politiche che ne derivano, come suggerisce la scienza post-normale.

Ma come è cambiata quella della rete scientifica del più grande ente di ricerca italiano, il CNR? Quanti progetti oggi includono nell'attività di ricerca soggetti esterni alla comunità scientifica, come stakeholder, policymaker o la società civile? E quanto il coinvolgimento in attività di ricerca partecipata o di open science è motivato dalla piena consapevolezza della necessità di intraprendere nuovi modi di fare ricerca in una società sempre più complessa?

Questi alcuni dei quesiti di cui si discuterà nella giornata "Ricercare e Partecipare 2019: teorie e buone pratiche negli enti di ricerca", in programmazione venerdì 13 dicembre presso l'Area della Ricerca del CNR di Milano. Il confronto tra riflessioni teoriche e racconto di esperienze e pratiche sarà aperto al contributo delle diverse prospettive di ricercatrici e ricercatori del CNR e di altre istituzioni di ricerca, studiosi ed esperti di comunicazione, con ampi spazi per un dialogo partecipato ed inclusivo con il pubblico presente in sala.

Scarica il programma qui.

L'accesso alla giornata è libero, ma il numero di posti disponibili è limitato, pertanto è necessaria la registrazione su questo sito.

Segreteria scientifica ed organizzativa:

Alba L'Astorina, Rita Giuffredi: Studi Sociali su Scienza, Educazione e Comunicazione, CNR - IREA

Valentina Grasso: CNR - IBE

per info:  lastorina.a@irea.cnr.it

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