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    Automotive, una nuova linea di cromatura per ridurre impatto ambientale, costi e tempi

    I vantaggi del progetto della Galvanotechnik finanziato dal FRIM FESR di Regione Lombabrdia

    di Redazione Open Innovation | 27/06/2019

L’utilizzo del cromo è fondamentale nella produzione del settore automotive. Ma non è senza conseguenze a livello di impatto ambientale. Questo è il problema che un’azienda lombarda, la Galvanotechnik di Gardone Val Trompia (BS), ha deciso di affrontare in modo innovativo. Con la progettazione e la prototipazione di una nuova linea di cromatura, che permetta di ridurre a un quarto l’impiego di questo elemento. E allo stesso tempo di ottenere una maggiore qualità dei prodotti, una maggiore efficienza energetica del processo e una riduzione dei costi.

Un traguardo raggiunto grazie anche al sostegno di Regione Lombardia, che ha finanziato il progetto con oltre 260 mila euro nell’ambito del bando FRIM FESR 2014-2020, e dunque con fondi europei. 

I vantaggi del progetto

Grazie al nuovo processo di cromatura sviluppato con il progetto, è possibile lavorare su pezzi molto piccoli con tolleranze che i sistemi attuali non possono garantire riducendo al minimo gli scarti di lavorazione di cromo, il consumo di energia e i tempi di produzione. Un risultato significativo, dato che nel mercato dell’automotive le tolleranze micrometriche dei pezzi lavorati fanno la differenza nel concetto di qualità del prodotto lavorato.

Come funziona il sistema

Nell’ambito del nuovo processo di cromatura sul pezzo viene depositata la quantità corrispondente alle tolleranze richieste. Il risultato è un netto risparmio in termini di quantità di cromo utilizzato, con vantaggi non solo economici, ma anche ambientali. Inoltre l’eliminazione dell’utilizzo di vasche, sostituite da reattori chiusi ermeticamente, riduce in modo deciso l’utilizzo di energia elettrica in quanto questi ultimi hanno consumi di molto inferiori, fino al 40% in meno.

Maggiore sicurezza per gli operatori

Con il nuovo processo gli operatori possono inoltre lavorare in condizioni di maggiore sicurezza, dal momento che non utilizzano vasche aperte per le operazioni di carico e scarico (e controllo del ciclo produttivo), ma inseriscono i pezzi da cromare su appositi caricatori che vengono inseriti in un ciclo chiuso di cromatura.

Il processo impatta anche sui tempi: operatori che tradizionalmente smontavano a mano i particolari dai telai a molla per le successive riprese ora supervisionano sistemi meccanici elettroni o pneumatici che consegnano pezzi puliti e ordinati pronti per la consegna.

Le possibili applicazioni

Un altro elemento interessante è dato dalla possibilità di replicare questo nuovo processo  ovunque esista la necessità di un elevato standard qualitativo su particolari di grande serie (>250K/anno), con dimensioni ridotte (0/300 mm) e con un’installazione che richieda poca energia (Max 100Kw), poca acqua e manodopera specializzata. 

Per info e contatti: valentina.tanfoglio@galvanotechnik.it - 0308912456

 

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