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    CIRCULAR TEXTILES: grazie al POR FESR, la filiera Tessile-Moda lombarda diventa circolare

    di Isabella Marchese | 18/06/2020

Il 2 gennaio 2020, sono partite le attività del progetto CIRCULAR TEXTILES, promosso da 5 realtà di eccellenza lombarde che stanno effettuando importanti investimenti sul territorio in ambito “circular economy”, studiando un approccio complessivo al riciclo dei materiali tessili attraverso casi pilota rappresentativi per il settore Tessile-Moda.

Il progetto, cofinanziato grazie alle risorse POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia (Bando FASHIONTECH) è realizzato da un partenariato composto da imprese che hanno nel proprio DNA un’attenzione alla continua ricerca di soluzioni innovative, in grado di valorizzare e mettere a sistema competenze strategiche per l’efficace implementazione di processi circolari, sostenendo l’innovazione secondo i principi di sostenibilità, nella sua accezione più ampia.

Sono coinvolti:

- CENTRO TESSILE COTONIERO E ABBIGLIAMENTO S.P.A. (CENTROCOT) di Busto Arsizio (VA), in qualità di capofila;

- T.B.M. S.P.A. di Besnate (VA);

- FRAMIS ITALIA S.P.A. di Gaggiano (MI);

- CAUTO-CANTIERE AUTOLIMITAZIONE SOC. COOP. A R.L. di Brescia;

- G.P.S. TECH S.R.L., start up innovativa con sede presso Fondazione UNIMI, l’hub per il Trasferimento Tecnologico e la creazione di startup innovative dell’Università degli Studi di Milano.

Sono attive due linee di ricerca: da una parte, il riutilizzo di fibre naturali, al fine di ridurre ogni spreco, con soluzioni di sorting innovative e il recupero di fibre vergini seconde; dall’altra, soluzioni di riciclo nell’ambito dei poliuretani termoplastici, spesso usati in combinazione con fibre naturali o sintetiche, per poter ottenere soluzioni adatte a nuovi design o utilizzi industriali sia nel tessile che in altri settori.

Partendo dal concetto di economia circolare, il progetto abbraccia la filiera tessile coinvolgendo i partner in modo proattivo nei vari aspetti di simbiosi industriale e nelle diverse declinazioni di sostenibilità sociale e ambientale.

Da un punto di vista sociale, il recupero di abiti usati, con la conseguente riduzione della frazione mandata al macero/incenerita, rappresenta un traguardo fondamentale, in grado di indirizzare politiche di recupero del tessile, così come il recupero degli scarti industriali (stimati in circa il 25% delle materie prime utilizzate). Da un punto di vista ambientale, la riduzione degli sprechi e lo studio di nuove tecnologie che possano recuperare anche prodotti complessi e multimateriale rappresentano obiettivi altamente sfidanti per i quali è fondamentale mettere a fattor comune risorse qualificate e competenze di eccellenza non solo in ambito tecnico-scientifico, ma anche per quanto riguarda processi, prodotti e mercati, oltre che capacità ed esperienze manageriali, fondamentali per il raggiungimento dei risultati.

Con CIRCULAR TEXTILES, nonostante le difficoltà che negli ultimi mesi hanno colpito duramente anche il settore tessile, i partner intendono spingere sull’acceleratore dell’eccellenza, investendo in tutte quelle direzioni che potranno contribuire alla valorizzazione del prodotto e dei processi, in un’ottica di economia circolare, puntando sia sullo sviluppo tecnologico ed organizzativo, sia sulle leve che oggi trovano un crescente riconoscimento da parte dei consumatori, per i quali gli aspetti riguardanti la sicurezza dei prodotti sono certamente, oggi più che mai, fondamentali.

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