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    Con Ecopave l’asfalto diventa high-tech e green. E la manutenzione si allontana

    Da Regione 3,2 milioni di euro di Fondi POR-FESR 2014-2020 per il progetto che sfrutta nanomateriali

    di Redazione Open Innovation | 20/04/2018

È l’asfalto del futuro, che non si rovina mai. Grazie al grafene, nanomateriale aggiunto a speciali additivi per asfalti - i cosidedetti “supermodificanti” -, il manto delle nostre strade potrebbe finalmente garantire una “lunga conservazione” e un riciclo dei materiali che lo compongono potenzialmente infinito. Questo il cuore del progetto “Ecopave - Supermodificanti per asfalti”, finanziato da Regione Lombardia con 3,2 milioni di euro - su un valore complessivo di quasi 6,5 -, grazie ai Fondi europei POR-FESR 2014-2020 come uno dei 32 Accordi per la Ricerca sottoscritti dall’ente (Accordi per i quali sono stati stanziati nel complesso 106 milioni di euro: https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/accordi-per-la-ricerca).

Il focus del progetto è nelle attività di Ricerca e Innovazione finalizzate alla realizzazione dei cosiddetti Supermodificanti (SM) per asfalti, da realizzare con un innovativo sistema produttivo ad alta efficienza e sostenibilità. Agli asfalti vengo aggiunti appunto materiali polimerici arricchiti con il grafene, considerato il materiale del futuro anche per la sua resistenza, 200 volte superiore all’acciaio. Tali additivi di ultima generazione consentiranno di realizzare pavimentazioni stradali ecologiche e molto più durature: la nuova miscela sviluppata è il frutto di un lavoro triennale di ricerca che ha visto coinvolte diverse eccellenze lombarde, e che consentirà la produzione in larga scala di materiali in grado di raddoppiare la vita utile di una pavimentazione da 7 a 14 anni.

La parola d’ordine per un’elevata efficienza produttiva è poi “riciclo”: in questo caso, di plastiche provenienti da rifiuti industriali e da raccolte differenziate, a cui sia accompagna il recupero delle parti di manto stradale usurate.

Il progetto Ecopave è dunque incentrato sulla realizzazione di additivi capaci di migliorare le prestazioni e la vita utile delle nostre strade nonché di rendere l’asfalto resistente anche ad elevati sbalzi termici. Un esempio, insomma, di come nuove tecnologie permettano di ottimizzare l’impiego di denaro pubblico, grazie a prodotti che riducono al minimo i costi di realizzazione, di ripristino, di manutenzione dell’asfalto: tutte voci di spesa particolarmente onerose per le amministrazioni. Senza contare i vantaggi concreti anche in termini di sicurezza: reti stradali con una pavimentazione regolare danno maggiori garanzie per l’incolumità di coloro che viaggiano in macchina, in motorino, in bicicletta e anche a piedi.

IL PARTENARIATO

Il team di progetto è ben radicato sul territorio, ma con uno sguardo al panorama internazionale. A guidare il ricco partenariato è Iterchimica, eccellenza lombarda a gestione familiare - la famiglia Giannattasio è alla seconda generazione - con 50 dipendenti e circa 16 milioni di euro di fatturato; da oltre 50 anni l’azienda di Suisio (BG) produce additivi per l’asfalto e ha portato i propri prodotti in tutto il territorio nazionale e in oltre 80 Paesi nel mondo. Nel corso degli anni Iterchimica ha investito costantemente in ricerca e innovazione circa il 5% del proprio fatturato e si è dotata di 4 laboratori interni accreditati presso il Miur.

Il progetto coinvolge anche G.Eco Srl, società che si occupa della raccolta, del trasporto e dello smaltimento di tutti i generi di rifiuti e l’Università degli Studi di Milano – Bicocca, oltre alla comasca Directa Plus.

IL GRAFENE? ARRIVA DA COMO

Ed è proprio da Directa Plus che proviene tutto il grafene necessario per la realizzazione di Ecopave: un’eccellenza del territorio con sede a Lomazzo, in provincia di Como, quotata all’Aim di Londra e tra i maggiori produttori mondiali di materiali a base di grafene.

E per quanto riguarda i costi? Il grafene è un nanomateriale che consente di avere elevate prestazioni anche con un minimo impiego: il costo in sé è elevato, ma la quantità necessaria per ottenere i risultati sperati è bassa. Inoltre, l’asfalto realizzato con Ecopave riduce la necessità e quindi le spese di manutenzione, con un evidente beneficio economico nel tempo e benefici ambientali per tutti.

UN PROCESSO PRODUTTIVO GREEN E AD ALTA EFFICIENZA

La direzione del progetto Ecopave è quella della sostenibilità ambientale e di una produzione ad alta efficienza. L’innovazione introdotta grazie ai materiali “super-modificanti”, infatti, non è legata solo al prodotto, ma anche alla sua realizzazione: il composto viene generato tramite processi innovativi di recupero di materiali altrimenti destinati all’incenerimento, aumentando quindi la frazione di rifiuti riciclabili.

“Siamo davvero soddisfatti che Regione Lombardia abbia voluto includere Ecopave tra i progetti destinatari dei fondi POR-FESR 2014-2020 – spiega Federica Giannattasio, CEO Iterchimica Srl -; il progetto di ricerca è ambizioso, ma grazie all’altissima qualità dei partner, ciascuno di essi assai competente nel proprio ambito, stiamo procedendo nella giusta direzione e posso garantire sin d’ora che alla fine del progetto l’intera collettività potrà avvalersi di nuovi materiali in grado di migliorare sensibilmente sicurezza, eco-sostenibilità e prestazioni”.

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