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Storie di innovazione
Dal 26 febbraio in Bicocca è tempo di Data Science, tra percorsi di ricerca e applicazioni
Fino al 2 marzo esperti di università e aziende del settore provenienti da tutto il mondo si confrontano sulle potenzialità dei Big Data. I numeri del settore
di Redazione Open Innovation | 23/02/2018
Estrarre informazioni dai dati, creare modelli per rappresentare problemi complessi e identificare opportunità di business: questo il cuore della Data Science, la disciplina che esplora i dati per ricavarne conoscenza (e valore). Negli ultimi anni, quello dei Big Data è tra i temi più discussi per il ruolo che può rivestire in molti aspetti della vita quotidiana, negli impieghi e nei campi industriali più diversi.
All’Università Bicocca, il 26 febbraio, si apre la settimana dedicata allo stato dell’arte del settore, con il coinvolgimento di esperti provenienti dal mondo degli atenei e delle aziende: ovvero la Bicocca Expert Week, che terminerà il 1 marzo. L’iniziativa è organizzata anche dal Corso di Laurea Magistrale in Data Science, con il coinvolgimento del corso di laurea Magistrale in Informatica.
Gli interventi affronteranno molti temi di ricerca e applicazioni. Tra gli argomenti di ricerca verranno discussi i risultati nella genomica, il riconoscimento delle immagini, l’analisi di dati da reti sociali per le situazioni di emergenza, le metodologie per le statistiche ufficiali, le neuroscienze. Riguardo alle applicazioni, si parlerà di ecosistemi, di data journalism, dati spaziali, uso dei big data nelle reti di trasporti e molto altro. Inoltre, verranno affrontati in specifici seminari i temi del gender gap (1 marzo) e del futuro dell’Intelligenza Artificiale (2 marzo), trasversali a molte discipline.
La partecipazione a tutte le giornate è gratuita tramite iscrizione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-bicocca-expert-week-2018-42740973402
Per conoscere in modo dettagliato il programma della settimana, si può visitare il seguente link: https://www.unimib.it/eventi/bicocca-expert-week
I NUMERI DELLA DATA SCIENCE IN ITALIA
Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano relativi al 2017, il mercato dei Big data analytics sarebbe in volata, arrivando a toccare un + 22%. A crescere non è solo il valore di mercato – che, sempre nell’anno precedente, ha superato la soglia del miliardo di euro - ma anche la consapevolezza delle aziende italiane delle opportunità offerte dalla Data Science e dalle strategie Data driven, orientate agli aspetti predittivi e all’automatizzazione di processi e servizi.
I dati del PoliMi fotografano anche l’importanza crescente delle competenze nel settore per le aziende di tutte le dimensioni. L’utilizzo dei Big Data Analytics è considerato indispensabile per non rischiare di perdere capacità competitiva: il 43% dei CIO italiani vede la Business Intelligence, i Big Data e gli Analytics come la principale priorità di investimento nel 2018. Sono le grandi imprese ad aver fatto i passi in avanti più decisi, con un maggiore investimento di risorse non solo in termini economici ma anche umani: il 45% ha inserito figure di Data Scientist in organico, a fronte del 31% nel 2016. Tra le organizzazioni che ne sono ancora sprovviste, il 29% ne prevede l’introduzione, nel 45% dei casi entro il 2018.
Fra quelle che hanno assunto Data Scientist, il 28% ha iniziato a riconfigurare i propri processi organizzativi secondo una modalità Data Science Enabled, ma le competenze specializzate inserite lavorano ancora prevalentemente nella funzione IT o in altre specifiche funzioni aziendali. Il restante 17% invece ha raggiunto un livello di governance avanzato che segue svariati modelli organizzativi, diversi in base alla presenza o meno di una struttura centrale di coordinamento. Il 55% delle imprese che non hanno inserito in organico figure specializzate, invece, presenta ancora un modello organizzativo tradizionale, in cui le singole unità di business sono orientate ad analizzare i dati di propria competenza, senza alcuna visione aziendale complessiva.
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