Tecnologia, strumentazioni di ultima generazione e l’esperienza di chi ha vissuto da protagonista le prime drammatiche fasi del contagio da Coronavirus nello Hubei: questo ha messo in campo la Croce Rossa Cinese - attivata da quella Internazionale - che pochi giorni fa ha organizzato un volo cargo dalla Cina a Roma.

Sono stati messi a disposizione del sistema sanitario italiano ventilatori polmonari per attrezzare posti in terapia intensiva, elettrocardiografi, dispositivi medici. E poi decine di migliaia di mascherine. Tutto ciò insomma che può essere utile ad arginare il contagio e anzitutto per la cura di chi, purtroppo, ha necessità di essere assistito nelle terapie intensive degli ospedali italiani che stanno gestendo un periodo di crisi senza precedenti. Solo gli ospedali lombardi, per fare un esempio, hanno bisogno per il proprio personale di 300 mila mascherine ogni giorno, come ricordato dallo stesso presidente della Lombardia Attilio Fontana.

Ma non si tratta solo di materiali: al lavoro ci sono anche nove esperti cinesi, guidati da Yang Huichuan - Vicepresidente della Croce Rossa cinese – e dal professore di rianimazione cardiopolmonare Liang Zongan, per sostenere i nostri professionisti. Tra loro rianimatori, pediatri e infermieri che hanno vissuto e gestito in prima linea l’emergenza cinese.

Proprio la Cina, durante tutte le fasi dell’emergenza, ha offerto tra l’altro diversi esempi di applicazione concreta e proficua della tecnologia nella gestione dell’epidemia. Attraverso l’utilizzo di Big Data e degli avanzati sistemi di sorveglianza (200 milioni di telecamere di sicurezza installate in tutto il Paese) è riuscita a garantire il rispetto della quarantena ai pazienti infetti e non solo: Alibaba ha sviluppato un sistema di diagnosi del Covid-19 basato sull’Intelligenza Artificiale che permette di rilevare nuovi contagi con una precisione del 96%.

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