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    Ecco la Smart Home che ‘impara’ delle abitudini di chi la abita

    “CasAware”, finanziata da Regione, offre un sistema IoT gestibile anche da remoto

    di Redazione Open Innovation | 24/01/2020

Chi non vorrebbe una casa davvero “smart”? In grado di sfruttare appieno tutte potenzialità della domotica e delle tecnologie IoT e dunque - ad esempio - di riconoscere i propri abitanti, le loro abitudini e quindi di regolare in base alle loro esigenze specifiche luce e riscaldamento, ma anche gli elettrodomestici.

L’abitazione intelligente c’è già, ed è frutto di un progetto portato avanti da tre partner tecnologici con una forte presenza sul territorio lombardo: la Teorema Engineering di Segrete (MI) con il ruolo di capofila, l’Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione - ITIA del CNR e la bresciana S@it, società di sviluppo software e identificazione automatica.

Un progetto ad alto tasso di innovazione, e per questo finanziato dal bando “Linea R&S per Aggregazioni” di Regione Lombardia con oltre 1,1 milioni di euro (a valere su risorse POR-FESR 2014-2020).

La casa del futuro

L’idea progettuale nasce dalla necessità di integrare, all’interno dei processi di progettazione, la collaborazione tra dispositivi domestici IoT che attualmente viene spesso trascurata. Oggi, infatti, ogni apparecchio svolge compiti e fornisce servizi in completo isolamento, con uno scambio di informazioni piuttosto limitato.

Questo risulta essere un forte ostacolo allo sviluppo dell’automazione domestica e alla personalizzazione di servizi basati sul paradigma della casa intelligente o Smart Home. Un limite confermato anche da una ricerca preventiva condotta dai tre partner.

Alla base del concetto di Smart Home c’è, infatti, l’idea che gli elettrodomestici cooperino in un sistema distribuito e interconnesso, acquisendo ed elaborando dati per fornire servizi sempre più su misura.

 

 

Non solo: perché il paradigma della casa smart si diffonda su larga scala è necessario il superamento di determinate sfide tecnologiche. Tra le più rilevanti quella relativa allo sfruttamento delle informazioni provenienti dal contesto in cui si trovano gli abitanti, per offrire loro una serie di servizi basati su queste informazioni.

I risultati

Con la piattaforma Casaware, queste informazioni vengono acquisite attraverso una rete di smart object per essere poi successivamente elaborate, con l’obiettivo di applicare automaticamente delle azioni che consentono di migliorare i livelli di comfort e benessere degli abitanti.

Il sistema CasAware è insomma in grado di monitorare il comportamento degli abitanti e generare scenari personalizzati, ad esempio per quel che riguarda la loro sicurezza all’interno della casa, la gestione degli elettrodomestici e la regolazione dei consumi energetici.

Inoltre il sistema, sfruttando le tecniche di apprendimento automatico, è in grado di rilevare nuove abitudini ed esigenze, così da essere aggiornato al variare delle necessità dell’utente.

Il sistema CasAware appare dunque particolarmente utile per il monitoraggio di persone anziane o con forme di disabilità all’interno delle mura domestiche, e per garantire loro una vita più autonoma e più sicura nel proprio ambiente domestico.  

 

 

Per rendere il tutto più fruibile ed efficacie, gli abitanti possono interagire con il sistema tramite una semplice App mobile, così da gestire e monitorare la propria abitazione anche da remoto.

A oggi è stata effettuata una prima installazione del prototipo all’interno del Living Lab del CNR A Lecco, che ha permesso di effettuare test di validazione su scenari reali.

Per maggiori informazioni: Marco Lutman, Email marco.lutman@teorema.net, Tel. 3389317522.

 

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