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    Export, Regione porta in missione in Giappone 15 imprese lombarde

    Nell’ambito dei percorsi di promozione all’estero promossi con Unioncamere

    di Redazione Open Innovation | 15/07/2019

Cinque giorni per ‘conquistare’ il mercato del Sol Levante, dal 15 al 19 luglio. Questa l’opportunità che Regione Lombardia ha offerto all’export lombardo, e in particolare a 15 aziende selezionate per partecipare alla missione internazionale dell’ente in Giappone.

I settori promossi

Sei i settori su cui ci si è concentrati per la promozione del territorio lombardo in questo specifico mercato estero ovvero moda, edilizia, legno arredo, cosmetica, agrofood e meccanica.


Per le aziende, che provengono dalle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Milano, Monza Brianza e Varese, sono previste intense giornate di incontri b2b a Tokyo con controparti locali. Il programma, infatti, prevede complessivamente oltre 100 incontri di business con una settantina di operatori giapponesi.

A questo link è disponibile la graduatoria delle imprese che partecipano alla missione a Tokyo.

Un programma continuativo

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma “Percorsi di internazionalizzazione in mercati strategici per il sistema economico lombardo 2019”, promosso da Regione  Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con Promos Italia.

Un programma ricco e articolato: le aziende beneficiarie sono assistite durante tutti gli step dell’attività, dalla formazione specifica prima della missione, fino alla finalizzazione - nei mesi successivi - di potenziali accordi commerciali a seguito degli incontri b2b in loco. Gli altri mercati coinvolti nel progetto 2019 sono Israele (marzo), Stati Uniti (settembre), Cina (ottobre) ed Emirati Arabi (novembre).

“Grazie a questo progetto - spiega Giovanni Da Pozzo, Presidente di Promos Italia- organizziamo per le PMI lombarde un percorso di internazionalizzazione completo nei mercati esteri che riteniamo essere più strategici per il loro export. Il Giappone in particolare è la terza economia al mondo dopo Stati Uniti e Cina, ed è un mercato molto dinamico e in costante crescita, nel quale sono presenti opportunità in molteplici settori. Inoltre - conclude Da Pozzo - l’accordo commerciale UE-Giappone in vigore dallo scorso mese di febbraio, che prevede l’eliminazione di alcuni dazi doganali sulle merci esportate, ha reso il mercato nipponico ancora più strategico per il business delle nostre imprese”.

I numeri degli scambi con il Giappone delle province lombarde

Quello tra Giappone e Lombardia è business da oltre 800 milioni secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione delle imprese: in particolare, si contano scambi per 470 milioni per l’export e 350 milioni per l’import nei primi tre mesi del 2019.

La Lombardia pesa per circa il 30% del totale italiano, sia per l’import che per l’export. Il totale italiano è di 1,1 miliardi di import e di 1,6 miliardi di export. In Italia, l’export cresce del +8,8% e l’import del +16,8% nei primi tre mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 99% dell’interscambio riguarda i prodotti di manifatturieri.

Se si guarda al contributo delle singole province all’interscambio con il Giappone nei primi tre mesi del 2019, si trova al primo posto Milano con 218 milioni di import e 308 milioni di export - il capoluogo pesa dunque per oltre il 60% del totale regionale su entrambi i fronti -, insieme a Varese con 33 e 36 milioni, Bergamo con 20 e 31 milioni, Brescia con 12 e 30 milioni, Monza con 44 e 18 milioni.

I settori produttivi interessati in Lombardia


Milano ha esportato moda per 157 milioni, macchinari per 24 milioni, chimica per 36 milioni e alimentari per 15 milioni. Varese ha esportato mezzi di trasporto per 18 milioni e macchinari per 6 milioni. Bergamo ha esportato moda e macchinari per 7 milioni. Tra i settori in crescita per Milano il legno e i prodotti in legno (+124% in un anno), per Bergamo articoli farmaceutici (+107%) e food (+18%), per Brescia metalli (+70%) e food (+40%), per Varese legno (+ 670%) e trasporti (+162%), per Monza metalli (+36%).

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