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Storie di innovazione
Il nuovo volto dei ransomware
di Redazione Open Innovation | 16/08/2017
Dalla comparsa dei temibili ransomware Wannacy e Petya a maggio e luglio, gli attacchi alla sicurezza informatica sono notizie di tutti i giorni, i quali hanno posto sotto ai riflettori la vulnerabilità della cyber security di aziende e istituzioni. Ma secondo la stampa recente, anche i virus da riscatto starebbero evolvendosi, chiaramente verso preoccupanti evoluzioni.
Secondo il sito internet Tecnologia-libero infatti, i ransomware comincerebbero a mostrarci il loro aspetto peggiore: da ricattatori in cerca di riscatto, i nuovi virus ora punterebbero alla distruzione completa dei dati. In quest’ottica pagare o meno la somma richiesta inizialmente per il rilascio delle informazioni non fornirebbe alcuna garanzia sull’incolumità del proprio patrimonio digitale.
In particolare, in Italia è apparso un nuovo virus a minacciare la cyber security di coloro che scaricano film pirata dal web. Secondo il rapporto Eset, infatti, da giugno il malware Submelius ha minacciato ben il 32% degli utenti della rete, ponendosi in cima alla top 5 dei peggiori malware in circolazione in Italia. Il meccanismo di Submelius parte dalla visualizzazione di finestre come “è stato rilevato un virus” o “guadagna lavorando da casa”, dalle quali – attraverso una serie di passaggi – l’utente adescato arriva a scaricare un’estensione infetta dallo store di Google Chrome. Submelius è immediatamente seguito da ScriptAttachment (un virus che si distribuisce tramite allegato e-mail), responsabile del 6% delle infezioni rilevate (Cor.Com).
Secondo gli esperti di cyber security, quindi, nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci una continua evoluzione di ransomware sempre più specializzati ed efficaci. Fermo restando che il primo, facile, passo per una sicurezza a prova di riscatto risiede nel semplice aggiornamento delle coperture di sicurezza.
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